Incidenti e costi: in un anno all’ospedale quasi una città

L’incidente, il pronto soccorso, le cure. E ancora la degenza, la riabilitazione, i giorni di lavoro persi. In alcuni casi la morte e il lutto. Le statistiche, spesso, si fermano ai numeri degli incidenti e delle vittime della strada. Ma dietro ci sono storie.
Questi si traducono anche in costi sanitari e sociali. Si sono approfonditi proprio questi aspetti nel convegno «Incidentalità stradale: i costi sanitari», organizzato da Regione Lombardia in occasione della Giornata regionale della sicurezza stradale e ospitato dal Civile. Al tavolo Areu, Regione, Civile, Èupolis, Centro monitoraggio sicurezza stradale e Università di Brescia.
«Per quanto riguarda gli incidenti stradali, in Lombardia, nel 2016 - ha sottolineato l’assessore regionali alla sicurezza Simona Bordonali - il costo sociale è stato quantificato in 3 miliardi. Con l’ultimo Piano nazionale per la sicurezza stradale del 2009, invece, sono stati investiti 30milioni di euro».
La maggior parte degli incidenti si verifica nelle aree urbane, ma i più gravi invece hanno quale teatro quelle strade extraurbane. Ed è proprio su queste ultime che, in Lombardia, l’incidentalità si è ridotta notevolmente negli ultimi anni. I periodi più a rischio incidenti sono i mesi tra febbraio a luglio, con un picco proprio nel mese estivo. Gli accessi al pronto soccorso sono pressoché stabili con leggeri picchi tra venerdì e sabato. Ogni anno vengono portati in ospedale per accertamenti dopo una carambola più di 131.718 persone.
Più di 7mila poi coloro che hanno bisogno di un ricovero. Il costo di ogni intervento, nel passaggio dal pronto soccorso al ricovero, passa da 117 euro a più di 4 mila euro, circa 40 volte in più. E più si alza l’età più i costi aumentano per le complicanze. Il costo sanitario degli incidenti nella sola Lombardia è 45 milioni. «Intervenire in sicurezza - è stato detto da più parti - vuol dire limitare anche costi sociali e sanitari».
E infatti si stima che grazie agli interventi degli ultimi anni la Lombardia abbia risparmiato 80 milioni di euro. Numeri che fotografano un fenomeno da affrontare: «Ogni decesso in Italia vale 1,5 milioni di euro per la collettività, ogni ferito più di 40mila euro e un incidente 10mila euro. E in tutto il paese ogni anno si arriva a 14 miliardi, più di due o tre finanziarie. Vanno però valutati anche i costi non tangibili con paramentri utilizzati in Inghilterra o Francia e qui triplicano rispetto a quanto detto prima». Al Civile. Per la più grande azienda ospedaliera della provincia, con 4 presidi tra città, Gardone Valtrompia e Montichiari, il costo degli incidenti sfiora i 3 milioni di euro, dei quali più di due milioni per i 602 ricoverati nel 2016.
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