Incidente mortale a Lavenone, domani l'addio di Nave a Sergio Gatti

Il 58enne ha perso la vita domenica mentre viaggiava verso Idro con la moto. Idraulico, appassionato di motori, era molto conosciuto
Il luogo dell'incidente a Lavenone
Il luogo dell'incidente a Lavenone
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Sergio Gatti è la 52esima vittima dall’inizio anno sulle strade del Bresciano. Vittime accomunate dalla medesima, tragica fine, ma ognuna con una esistenza diversa alle spalle.

Quella del 58enne di Nave che ha perso la vita attorno alle 10 di domenica scorsa sulla strada ex Ss 237 in località Pozza, a Lavenone, era abitata dalla moglie e da una figlia di 27 anni e da un lavoro, quello di idraulico, che Sergio Gatti portava avanti insieme al fratello Claudio con il quale aveva una ditta in via Brolo, a Nave.

Poi c’era la grande passione per i motori, un amore coltivato da anni che ha purtroppo finito col segnare irrimediabilmente la sua vita. Domenica era in sella a una Suzuki di 1000 cc e stava viaggiando verso Idro quando di punto in bianco si è ritrovato davanti un’auto finita al centro della carreggiata dopo un testacoda, innescato forse dall’asfalto reso scivoloso dalla pioggia. Chi ha assistito alla scena ha affermato che tutto si è svolto nel giro di pochi secondi e che, perciò, Gatti non ha avuto il tempo necessario per reagire.

La sua moto è rimbalzata all'indietro dopo aver colpito il lato del passeggero dell’auto ferma in mezzo alla strada e, insieme al mezzo, anche il 58enne è stato trascinato. Benché indossasse tutte le protezioni del caso, per lui non c'è stato alcunché da fare: nemmeno il massaggio cardiaco praticatogli da due medici che si trovavano in coda in auto dietro alla moto è riuscito a preservare la vita di Gatti.

La notizia è andata diffondendosi sempre più rapidamente a Nave, dove il 58enne era molto conosciuto soprattutto per via della sua professione. «Siamo senza parole e facciamo ancora fatica a credere che a Sergio possa essere successo una cosa così: non se la meritava affatto, è stato immensamente sfortunato» è il commento che è stato ripetuto più volte da chi lo conosceva.

Tra chi lo amava e ora è distrutto dal dolore c'è anche il fratello Claudio, noto in Valtrompia principalmente per il ruolo ricoperto all’interno del settore sportivo giovanile di una società sportiva triumplina. «Oggi purtroppo ho perso un fratello che adesso farà l’idraulico lassù a causa di un incidente in moto - ha scritto Claudio sul suo profilo Facebook -. Non riesco a non pensare al fatto che queste cose potrebbero succedere ai delinquenti, ladri e assassini e non a chi lavora in continuazione e rispetta le regole come te».

I funerali di Sergio Gatti saranno celebrati domani (mercoledì 25 ottobre) alle 14 nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi di Muratello. 

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