In un garage di Travagliato trovati 100 chili di marijuana: valeva un milione di euro

Il carico di «erba» è stato bloccato dai Carabinieri: cinque persone arrestate per traffico di droga
Spaccio di marijuana (foto archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Spaccio di marijuana (foto archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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È stata un’attività investigativa lunga e complessa quella che ha portato i carabinieri della stazione di Travagliato e della Compagnia di Chiari a bloccare un carico da 100 chilogrammi di marijuana, droga che sul mercato di strada sarebbe arrivata a fruttare fino ad un milione di euro.

I militari dell’Arma hanno investigato a lungo per individuare il luogo esatto in cui sarebbe stata stoccata la maxi partita di droga e quando sono stati sicuri che ci fosse la merce sono intervenuti. Hanno così fatto irruzione in un garage di Travagliato dentro il quale erano stivati i 100 chilogrammi di marijuana.

Gli arresti

Nelle stesse ore sono scattati anche gli arresti delle persone che si ritiene siano coinvolte nello smercio della sostanza: si tratta di cinque italiani tra i 20 e i 25 anni. Ulteriori dettagli sull’operazione si potranno avere solo nelle prossime ore, quando gli arrestati saranno comparsi davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto. Da quanto trapelato fino ad ora pare che oltre alla maxi partita di marijuana siano anche state sequestrate dosi di cocaina e hashish oltre ad alcune decine di migliaia di euro in contanti.

Il contesto

L’operazione dei carabinieri di Travagliato e Chiari conferma ancora una volta come Brescia e la sua provincia restino uno dei principali crocevia per lo smercio all’ingrosso di importanti carichi di stupefacenti. Analoghe attività della Guardia di Finanza e della Polizia di stato, oltre che di altri reparti dell’Arma, avevano anche recentemente portato ad importanti sequestri di diverse tipologia di sostanza, dall’hashish alla cocaina.

In particolare la recente analisi contenuta nella relazione annuale del Servizio centrale antidroga del Ministero degli Interni conferma che «Nonostante la flessione, (dei sequestri nell’ultimo biennio, ndr) il risultato complessivo del 2022 conferma che la cannabis resta la sostanza stupefacente più sequestrata nel nostro Paese, rappresentando, da sola, circa il 60% (47,02 tonnellate) di tutta la droga individuata (75,01 tonnellate) dalle Forze di polizia, a dimostrazione di un livello costantemente elevato della domanda».

Non solo: «Le attività investigative hanno confermato come il traffico di stupefacenti continui a costituire il principale reato-fine delle organizzazioni criminali più strutturate, spesso unite in cartelli criminali, che prescindono da legami etnici e confini geografici». Per il servizio centrale antidroga «il narcotraffico rappresenta la manifestazione più tipica della globalizzazione del crimine organizzato, le cui strutture si caratterizzano per transnazionalità. La cooperazione tra diversi gruppi criminali è indispensabile per affrontare e superare le difficoltà logistiche connesse con l’occultamento e il trasporto dei carichi di droga».

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