In piazza Loggia una massa colorata di spolverini danzanti

Erano i partecipanti di «Agorà, le città vicine», il progetto del coreografo Vigilio Sieni chiamato per Capitale italiana della Cultura 2023
  • Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
    Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
  • Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
    Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
  • Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
    Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
  • Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
    Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
  • Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
    Il gruppo «Agorà, le città vicine» in piazza Loggia
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Domenica pomeriggio Piazza Loggia non ha assistito solo alle esibizioni sui pianoforti liberi in occasione di «AltriPiani Festival». Al centro dello spazio, a un certo punto, si è materializzata una massa colorata di spolverini danzanti e fruscianti. Erano quelli delle partecipanti e dei partecipanti (non professionisti) di «Agorà, le città vicine».

Chiamato da Fondazione del Teatro Grande e da Festival Danza Estate di Bergamo in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, il coreografo e artista toscano Virgilio Sieni, già direttore della Biennale Danza a Venezia, ha portato in Piazza Loggia la restituzione dei laboratori che per un mese circa hanno impegnato un centinaio di persone tra Brusaporto, Collebeato, Cologne, Gorlago, Gussago, Palazzolo sull’Oglio, Ranica e San Paolo d’Argon, oltre alle stesse Brescia e Bergamo (dove «Agorà» è andato in scena sabato pomeriggio, sempre in centro storico).

Senso del lavoro e della performance — una delicata danza fatta di gesti, onde, scambi e passi — era creare connessione e comunità, giocando su geografie condivise e immersive. Mentre il pubblico guardava l’esibizione raccolto attorno alla piazza, il cielo plumbeo ha riservato solo qualche goccia, rendendo l’atmosfera ancora più affascinante e apocalittica, scenograficamente unica.

Centoventi le persone che si sono messe in gioco, insieme allo stesso Virgilio Sieni: era possibile scorgerlo in mezzo a tutti gli altri danzatori e danzatrici, con uno spolverino giallo.

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