«In piazza con noi», Castenedolo si racconta

Dopo Montichiari, e prima di Rezzato, le nostre telecamere accanto alla parrocchiale.
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In cima alla collina di Castenedolo, il nostro viaggio, «In piazza con noi», dopo Montichiari e prima di Rezzato, ieri è arrivato a Castenedolo. In piazza Cavour si sono ritrovati  Tonino Zana e Clara Camplani, con la regia del direttore di Teletutto e vicedirettore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini. Lì accanto le 60 bancarelle del Mercato Europeo governato dal carisma di Edoardo Raspelli.

Raspelli ama Brescia e lo ripete al taglio del nastro al ventesimo appuntamento con il gruppo Bonsai del presidente Costa, «Brescia offre ristoranti eccellenti con costi abbordabili e intorno la sua terra sente di quanto compare sulla tavola».

Il sindaco Groli e il vicesindaco Bianchini con l’assessore Gigliotti, molto impegnata e perciò apparsa, scomparsa e riapparsa l’assessore Nadia Taglietti, si sono subito registrati al taglio del nastro dei Bonsai alla storica ex chiesa dei Disciplini. Come comincia la vicenda dei bonsai a Castenedolo? Lo abbiamo chiesto al presidente Costa.

Lui ci ha narrato di un incontro con Shozo Tanaka, conosciuto da noi tramite lo storico Lodovico Galli in quel di Padenghe. Essendo nato e scoperto alla Camera di Commercio con la data di nascita del 1936, località Nagasaki, andammo alla sua ricerca per conoscere l’azione di una bomba atomica negli occhi e nella mente di un sopravvissuto. Stava in casa, nel mezzo di un terreno di bonsai, con la famiglia, parlava di nubi che correvano nel cielo a velocità supersonica e di un caldo mortale con piaghe sui corpi. I bonsai, per noi, furono subito piante da cui ricevere un’idea di unguento. Tra le tende del Mercato Europeo e la postazione di «In Piazza con noi» ci ha diviso e unito una jazz band mescolata ai canti di chiesa e a un vociferare di fiera. Il parroco, don Tino Decca raffrontava i mattoni e la pietra della facciata del tempio alla natura robusta e mai rozza dei castenedolesi con dentro finezze d’animo apparentabili all’anfitearo di un colonnato, dipinti di Moretto e di Hayez.

Visti e ascoltati, Silvio Ramponi preside della scuola media, Gigi Bandera, presidente strada dei Colli Longobardi, Andrea Peri titolare della cantina omonima; Alfredo Averoldi, presidente botteghe del Castagno, la commerciante Boldini, gustati i pasticcini della signora Festa e l’enogastronomia della signora Losio, narrata la vicenda dell’Associazione Carmagnola grazie a Gabriele Filippini e del volontariato locale con Eugenia Tonoli, il presidente del Ferrari club di Castenedolo, Piero Mazzoleni, il rappresentante della Caritas, Giuliano Febbrari, immancabili gli Alpini con Amilcare Bianchetti e Carlo Bonora. Apprezzati i prodotti locali come i 20 anni del formaggio Ambrosi.

Saluti vaticani da Angelo Bezzi, autore di una scultura donata al Papa, da Alberto Bonera pittore con mostra ai Disciplini dal 19 al 27 aprile; in pista a «In Piazza con Noi», il campione di ciclismo Michele Dancelli, castenedolese per sempre. Ricordato con competenza magistrale Adriano Graziotti, (1912-2000), genius loci: ebbe fortune negli Usa e ieri ha ricevuto riflessioni acute dal prof. Floriano De Santi. Fu assistito amorevolmente dai nipoti avvocati Marco Cavellini e Daniela Cavalli con dimora bella a 100 metri da noi.

 

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