In Metro: «Dacci i soldi o ti riempiamo di botte»

Paura per un cittadino bresciano avvicinato sul vagone da due ragazzi che parlano con accento meridionale
Paura in Metropolitana
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«Dacci i soldi altrimenti finisce male. Ti seguiamo e ti riempiamo di botte». La vicenda che ci viene riportata da un cittadino bresciano che ha contattato la redazione è inquietante. È domenica, mancano trenta minuti a mezzanotte. Siamo su un vagone della Metropolitana.
 
L’uomo viene avvicinato da due ragazzi. Sono italiani, magri, parlano con accento meridionale e uno di loro è molto pallido in volto. La prima frase che uno dei due gli rivolge è il più banale dei «Ciao, ti ricordi di me?». Poi la situazione degenera. «Dammi dei soldi - chiede seccamente uno di loro - dammi 50 euro, guarda che non scherzo». Le frasi intimidatorie diventano sibili a pochi centimetri dalla faccia. Poco distante è seduta una signora, che inizia ad avere paura.
 
L’uomo cerca quindi di scendere alla prima fermata. «Va bene - proseguono i due -, allora scendiamo con te, ti seguiamo e se non ci dai i soldi sono botte». Quando si aprono le porte, però, la situazione si ribalta. Salgono tre addetti alla sicurezza
 
L’uomo, dunque, decide di restare sul treno. L’arrivo improvviso delle guardie è provvidenziale. I due tornano a sedersi. «Non potete farci nulla - affermano i due giovani, interrogati dagli uomini della sicurezza -, questi signori hanno la coscienza sporca».
 
Fare arrogante, capacità di manipolare il discorso. Un eloquio da professionisti dell’intimidazione. Scenderanno a «Lamarmora».
 
L’uomo ha provveduto a sporgere denuncia ai Carabinieri. Le immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbero risultare decisive per dare un volto ai due giovani. 

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