«In Ecuador manca tutto», l'appello della Diocesi

In Ecuador, nelle zone colpite dal terremoto, manca tutto. Da qui l'appello della Diocesi bresciana ad aiutare quella popolazione
APPELLO PER L'ECUADOR, LA DIOCESI RACCOGLIE FONDI
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«Vi chiedo di non lasciarci soli anche nel momento difficile del ritorno alla normalità per questa comunità che ha bisogno di risorgere nella vita e nello spirito».

Questo l’appello lanciato da Mons. Lorenzo Voltolini, arcivescovo  di Portovejo, una delle zone dell’Ecuador maggiormente colpite dal terremoto che nei giorni scorsi, ha seminato morte e distruzione.

Oltre 650 le vittime, cui si aggiungono almeno 5.000 feriti, ma oltre al dolore di quanti hanno perso un proprio caro il Paese deve fare i conti ora con le fatiche della ricostruzione. 

I missionari presenti in Ecuador, laici e religiosi, fra cui moltissimi bresciani, riferiscono che nel Paese manca tutto, a partire dall’acqua potabile, ma anche cibo e coperte. «Vengo a stendere la mano a chiedere aiuto. Nel momento di difficoltà siamo riusciti a soccorrere la popolazione con primi aiuti. Ora stiamo affrontando il momento dello sgombero delle macerie e poi speriamo di avviare la ricostruzione».

Un appello che la Diocesi di Brescia ha accolto. Le offerte, di qualsiasi entità, possono essere devolute tramite bonifico bancario all’Ufficio per le Missioni, ma anche alla Caritas Diocesana, alla onlus Cuore Amico, a Medicus Mundi e all’associazione Centro Migranti Onlus, con cui la diocesi sta facendo rete. Per tutti la causale del versamento è “Emergenza Ecuador”.

 

 

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