In bici contro il parcheggio sotto il Castello

Sabato alle 17 la biciclettata di Lagambiente, Acli e Gnari de Mompià per dire no al parcheggio da 23 milioni di euro sotto il Castello.
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A pedalare ci saranno i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, ma non solo. Il Comitato contro il parcheggio sotto il Castello si è distinto per la sua eterogeneità. Accanto a Legambiente, nella biciclettata organizzata domani per ribadire il «no» al progetto, anche le Acli e i Gnari de Mompià.

«Tutti uniti nella convinzione che il parcheggio è: inutile, perché ve ne sono altri nelle immediate vicinanze, come quello di Fossa Bagni; costoso, solo il preventivo è di 23 milioni la realizzazione richiederà circa 300 euro a famiglia; e inquinante, perché disincentiva l'uso di mezzi pubblici» hanno sottolineato i rappresentanti di Legambiente.

La biciclettata, a cui tutta la cittadinanza è invitata, partirà da Largo Formentone alle 17 e attraverserà buona parte del centro storico, per arrestarsi all'ingresso della Galleria Tito Speri, accanto al parcheggio Fossa Bagni. «Si tratta di un progetto intollerante che non giova né alla salute dei cittadini, già provata da altissimi livelli di inquinamento, né alle attività commerciali, dato che anche con i nuovi parcheggi in centro, continuano a chiudere» ha evidenziato il Comitato per la salute, la rinascita e la salvaguardia del centro storico. L'idea delle associazioni è accrescere nei cittadini la consapevolezza riguardo a questa grave tematica, perché solo in questo modo si potrà incentivare maggiore coscienza civile da parte dell'Amministrazione comunale.

Anche Giacomo Mantelli delle Acli si oppone: «I costi troppo alti che comporta, in un momento in cui vengono tagliate tutte le spese sociali, non sono coerenti con la ricerca del bene comune». A monte però stanno anche ragioni legate all'impatto del progetto sul Colle Cidneo, dove, come spiega Paolo Vitale di Ecodem, vive anche un coleottero unico al mondo, il cui habitat verrebbe compromesso. Per questo il Comitato chiederà anche indagini archeologiche e geologiche e, accanto a nuove mobilitazioni, sta valutando anche la possibilità di un ricorso amministrativo sulle modalità con cui si sta svolgendo il progetto.

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