Imprenditore denuncia Equitalia per usura

Un gesto forte e allo stesso tempo disperato. Abele Tanghetti, imprenditore flerese nel settore dei metalli, ha denunciato Equitalia.
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Un gesto forte e allo stesso tempo disperato. Abele Tanghetti, imprenditore flerese nel settore dei metalli, ha denunciato Equitalia. Il reato? Usura. Ha ricevuto cinque cartelle esattoriali per fatti relativi al 2000. Un debito verso l'erario che, da 177.776 euro, in cartella esattoriale si è trasformato in 302.815 euro. Interessi per oltre 125mila euro.

I legali dell'imprenditore hanno calcolato che i tassi di interesse superano il 16%. Per questo si è recato al Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza per sporgere denuncia.
«Da due anni - spiega con i documenti alla mano - sto pagando il debito che ho chiesto e ottenuto di rateizzare. 72 rate da poco più di cinquemila euro al mese. Sempre stato puntuale nel pagamento eccezion fatta per due mensilità poi recuperate».

A luglio però Equitalia è tornata a farsi sentire: «Ho ricevuto una nuova cartella esattoriale, sempre relativa al biennio 99-2000, che ho chiesto di mettere in coda a quelle che già stavo pagando». La risposta di Equitalia non si è fatta attendere. Ma non è stata quella che Abele Tanghetti e la figlia Roberta si aspettavano. Equitalia non guarda in faccia nessuno, non conosce le reali situazioni economiche dei contribuenti ed ha proceduto con l'esecuzione forzata.

«Mi hanno posto sotto sequestro diversi automezzi che il prossimo 12 settembre verranno messi all'asta: camion, gru e un muletto». No mezzi, no lavoro. E quindi nemmeno più il denaro per estinguere il debito con Equitalia. «Spero che la mia denuncia possa bloccare il recupero del credito» dice l'imprenditore di Flero.

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