Impennata dei prezzi per aerei, alberghi e ristoranti, ma i bresciani alle ferie non rinunciano

Bianca Terzoni
Il 60% di chi si rivolge alle agenzie di viaggi sceglie l’estero: 3mila euro il budget per una settimana
VACANZA QUANTO MI COSTI
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Le previsioni prospettano un’estate calda, e non solo dal punto di vista climatico: le vacanze (per chi le farà) saranno roventi anche per i tanti rincari dei prezzi. I dati del Codacons delineano, infatti, un quadro tutt’altro che rilassante, partendo dai mezzi con cui si viaggia. Quest’anno spostarsi con l’aereo costerà in media il 46% in più rispetto all’anno scorso. Salgono anche i biglietti del treno (+6%) e le tariffe che riguardano il settore nautico (+12.6%).

Idati

Il problema non è solo viaggiare, ma anche pernottare. Secondo il Codacons gli alberghi hanno aumentato i costi del 15.5% per il 2023, mentre i prezzi degli stabilimenti balneari sono saliti del 15%. Il rincaro dei prezzi non ferma però gli italiani, e neppure i bresciani, dal rinunciare alle tanto sognate vacanze. Per capire l’andamento del mercato e come cambieranno le vacanze nel 2023, abbiamo intervistato le agenzie viaggi.

Le agenzie di viaggio

«Questi rincari hanno colpito in particolare il territorio nazionale, per questo molti italiani stanno scegliendo di andare all’estero» spiega Daniel Pedretti, dell’agenzia viaggi «Prossima meta». Tra quel 60% che ha scelto di andare fuori dai confini nazionali, le mete più ambite sono l’Egitto e la Tunisia. C’è un altro dato che però risulta interessante: il rincaro sui prezzi nazionali ha portato i bresciani a scegliere destinazioni che un tempo sarebbero state fuori dalla loro portata, ma che oggi non lo sono più. «Ad esempio, per un soggiorno in Sardegna una famiglia dovrebbe disporre di un budget di circa 4.600 euro, ma oggi con la stessa somma si può andare alle Maldive».

Ecco spiegato anche l’aumento di chi decide di soggiornare all’estero. Tengono le crociere, a partire da quelle sul Nilo, segnalate in crescita dal 57,1%, tornano anche i viaggi intercontinentali (51,3% delle segnalazioni).

Le destinazioni

In Italia, il luogo preferito rimane la Sardegna, che conta il quasi tutto esaurito. A seguire, la Puglia e l’isola di Lampedusa. «Oggi i clienti scelgono principalmente l’opzione dell’appartamento e del residence, ma anche delle strutture che propongono un pacchetto completo» conclude Pedretti. Anche per i rincari sul fronte ristorazione, è tornata di moda la pensione completa.

Le agenzie di viaggi sono in grado di dare una visione d’insieme, ma ormai non contano quella fetta di persone che sceglie di prenotare attraverso piattaforme online o per conto proprio. «La risposta dei bresciani, quando si rivolgono all’agenzia di viaggi, è questa: io l’anno scorso ho pagato di meno». Sabrina Paolucci lavora all’Amerigo Viaggi, e ha notato un certo cambiamento rispetto all’anno scorso nelle abitudini dei bresciani in vacanza. «Ora si fa fatica anche a proporre delle soluzioni idonee al cliente in base al budget: molti non sanno nemmeno quantificare quanto vogliono spendere». Ci sono diverse tariffe, ma il prezzo medio per il soggiorno (per una settimana) di una coppia è mediamente di 3.000 euro. All’Amerigo Viaggi le mete più gettonate rimangono il Mediterraneo, le isole Baleari e la Spagna. La Tunisia è sempre molto apprezzata, ma «non è più così abbordabile come un tempo».

Difficoltà

La volontà di rilassarsi, con amici o con la famiglia, non è sparita a fronte di un aumento non indifferente dei costi. Di certo non aiutano nemmeno i continui scioperi, che possono coinvolgere le compagnie di voli aerei o quelle ferroviarie. In questi casi, l’assenza di servizi comporta non pochi disagi a chi deve viaggiare, che si vede costretto a muoversi in altri modi o a riprogrammare il proprio viaggio. Altro dato a sfavore, ancora molti lavoratori hanno le ferie in agosto quando i prezzi sono più salati e c’è molto più traffico per le strade. Ma nonostante tutto questo i bresciani non rinunceranno alle ferie.

Secondo Paolucci, la questione è una sola: «La gente ha voglia e avverte la necessità di andare in vacanza. Piuttosto decidono di rinunciare a qualcos’altro, ma alla loro vacanza no». Prezzi permettendo.

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