Il turista non turista

Non faccio chilometri per cercare la spiaggetta incontaminata, per staccare da tutto
In vacanza, purché sia chic
In vacanza, purché sia chic
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Adoro agosto. Tutti (o quasi) sono in vacanza dal lavoro e voglio esserlo anch’io. Da sempre. Amo partecipare a questo rito collettivo. Questa massa spensierata che si prende una pausa dalle nevrosi quotidiane e abbassa la serranda. Chiuso per ferie. E stop. Ne riparliamo a settembre e tanti saluti. Intanto c’è serenità. Tanta serenità. Si parte e ci si mette in coda, ma non c’è fretta. In spiaggia come sardine, è questo il bello. Un’umanità che svacanza.

È un modus vivendi financo rivoluzionario il mio, ne sono ben consapevole. Non faccio chilometri per cercare la spiaggetta incontaminata, per staccare da tutto. No, non sono di quelli ah io vado in ottobre, sottintendendo che in quel periodo non vanno certo a Viserbella. C’è chi ci pensa tutto l’anno, e poi a cena con gli amici sgancia la bomba: quest’anno ci spostiamo seguendo i festival culturali, l’estate in Toscana è un paradiso anche su questo fronte. Meraviglia. Nei loro occhi la voglia di condividere scatti non banali. L’immagine più attesa, in primo piano le mani incrociate degli innamorati che sorreggono un flûte di bollicine (si dice solo così sappiatelo). Sono le vacanze intelligenti perfettamente incarnate da Alberto Sordi quarant’anni fa, invano evidentemente. Poi al ritorno, leggermente abbronzati, i dolcissimi racconti. A tutti vorrei dedicare le memorabili parole di Filippo Bisciglia, inarrivabile conduttore di Temptation Island: ho letto nei vostri occhi, ho ascoltato i vostri battiti, ho percepito le vostre energie, ho vissuto le vostre gioie e i vostri dolori. Era tutto autentico. Grazie, entrerete a far parte dei miei ricordi. Quelli belli.

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