Il teleriscaldamento contiene gli aumenti: «Prezzo bloccato». Ma non per la quota gas

Intesa A2A-Consumatori: fino a fine anno congelate alcune voci, risparmio di 200 euro a famiglia
Centrale Lamarmora, qui c’è la sala di controllo del teleriscaldamento - © www.giornaledibrescia.it
Centrale Lamarmora, qui c’è la sala di controllo del teleriscaldamento - © www.giornaledibrescia.it
AA

La bolletta 2022 sarà di certo più salata di quella dello scorso anno. Anche per gli utenti del teleriscaldamento. Ma rispetto al calcolo «tradizionale», chi è allacciato alla rete cittadina (che copre anche i comuni di Concesio e Bovezzo) risparmierà in media 200 euro. A2A ha infatti deciso di bloccare una parte del prezzo anche nell’ultimo trimestre dell’anno, quello che si annuncia come un «autunno caldo» per le bollette, visto che le quotazioni dell’energia sono destinate a salire ancora. L’annuncio è arrivato ieri per bocca di Luca Rigoni, amministratore delegato di A2A Calore e Servizi, nel corso di un incontro con le associazioni dei consumatori.

«A2A ha deciso di intervenire anche nel quarto trimestre dell’anno a favore dei propri clienti - spiega una nota - bloccando la componente del prezzo del teleriscaldamento legata al PUN (Prezzo Unico Nazionale) e che valorizza l’utilizzo del calore generato da fonte rinnovabile, fissata ancora a 200,721 euro a megawattora (valore "congelato" di inizio 2022) rispetto al valore di 368 euro a megawattora che sarebbe implicitamente incorporato nella formula considerati gli andamenti di giugno-luglio-agosto».

L’incognita

Va detto che il calcolo del prezzo del teleriscaldamento segue un algoritmo complesso: tiene conto della quota di calore prodotta da fonti non fossili (56%) ma anche delle quotazioni del prezzo dell’energia elettrica e del gas. Fino al 30 settembre è stato congelato il prezzo finale del teleriscaldamento, bloccato al valore del 1° gennaio 2022. Nell’ultimo quadrimestre si terrà ferma la componente legata al’energia elettrica. Ma la bolletta potrà comunque crescere, subendo i rincari del gas. Insomma, il prezzo non sarà totalmente bloccato, ma calmierato. Impossibile, per la multiutility, assorbire anche i rincari del metano. Tanto che la stessa A2A parla di un «inevitabile rialzo dei costi» che sarà però limitato «ai soli incrementi di acquisto di gas naturale, fattore esogeno e non governabile dalla società». Grazie agli investimenti nella decarbonizzazione l’uso del gas è oggi ridotto al 30% nell’arco dell’anno, ma in inverno raggiunge anche il 50%. Fatti due conti per A2A «l’aumento del prezzo del gas riguarderà meno della metà dell’indice che forma il prezzo del teleriscaldamento». Insomma, l’aumento sarà contenuto. Ma qualcosa ci sarà.

La società «stima» comunque che nell’ultimo quadrimestre una famiglia tipo possa risparmiare 50 euro rispetto all’applicazione standard dell’algoritmo (senza quindi congelare la componente Pun). Sommando il risparmio già avuto nei primi mesi dell’anno, si arriva a circa 200 euro.

Risparmi

«Complessivamente - spiega l’azienda - le misure introdotte da A2A a favore dei propri clienti a partire da marzo garantiscono un taglio agli aumenti delle bollette pari a circa 12,5 milioni di euro, mantenendo così competitivo il teleriscaldamento rispetto ad un’equivalente fornitura a gas nel servizio regolato di maggior tutela che, nonostante gli importanti aiuti statali, ha subito dei forti rincari». Se poi fossero estese al teleriscaldamento le misure correttive già adottate per altre fonti energetiche (Iva agevolata al 5% sulla vendita del calore prodotto), come più volte annunciato, le bollette potrebbero essere ridotte di altri 6,6 euro a megawattora.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato