Il taglio di alberi al centro tennis indigna San Polo

In via Michelangelo rinascerà la struttura, ma il taglio delle piante è stato mal digerito
Gli alberi trentennali tagliati per consentire la ristrutturazione del centro tennis di via Michelangelo a San Polo - © www.giornaledibrescia.it
Gli alberi trentennali tagliati per consentire la ristrutturazione del centro tennis di via Michelangelo a San Polo - © www.giornaledibrescia.it
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Centro tennis di via Michelangelo: il Cdq prende le distanze e chiede un incontro pubblico con la Loggia. Ha suscitato non pochi malumori, infatti, l’abbattimento di numerosi alberi, che avevano più di trent’anni, nell’area in questione, a San Polo Parco, nell’ambito di un progetto di riqualificazione promosso dal Comune. Per molti residenti che si sono rivolti al Consiglio di quartiere, quell’abbattimento non era l’unica soluzione possibile, né tantomento quella preferibile. Sul punto il presidente del Cdq, Francesco Tomasini, ci tiene a chiarire che «nella vicenda il nostro ruolo è stato quasi del tutto ininfluente. Il Cdq non è infatti mai stato coinvolto in alcun modo nella progettazione dell’intervento, ricevendo unicamente l’invito a partecipare alle conferenze stampa di presentazione del bando e dell’assegnazione definitiva, quando il progetto era già stato costruito e definito».

È infatti dello scorso ottobre la notizia che la struttura, di proprietà del Comune, era stata data in gestione per 35 anni alla società Gem Sport che aveva presentato un piano di ristrutturazione da 1,4 milioni di euro, prevedendo la realizzazione di quattro campi da padel, un campo multisport, un campo da tennis in erba sintetica e uno da calcio.

Come spiega Tomasini, dopo questa comunicazione il consigliere Galeazzi si è più volte interfacciato con l’assessorato competente per cercare di trovare modalità di intervento meno drastiche, proprio riguardo agli alberi che si intendevano eliminare. «Ma senza successo» precisa. E se da un lato la ristrutturazione del centro viene letta come iniziativa positiva visto che «restituirà alla cittadinanza un impianto sportivo da troppo tempo chiuso e degradato», dall’altro si fa presente all’amministrazione comunale che un maggior coinvolgimento del Cdq e della cittadinanza sarebbe stato auspicabile, perché avrebbero fatto presente all’amministrazione quanto fosse importante preservare gli alberi trentennali presenti, realizzando un’opera che rispettasse di più il verde.

E il presidente si lascia andare anche ad una considerazione amara: «Purtroppo il Cdq è stato spesso ignorato nell’ambito di interventi di questo genere, rendendo quantomai arduo (se non impossibile) svolgere efficacemente il proprio ruolo consultivo e di collegamento tra cittadini e amministrazione». Situazione peraltro non dissimile da quella che si è creata con la futura realizzazione dell’area camper alla Poliambulanza, «mentre noi avremmo fatto presente che un’area camper già esiste alla Cascina Maggia».

Una speranza è che nell’ambito dell’intervento di ampliamento della struttura sanitaria possano finalmente partire i lavori per realizzare la pista ciclopedonale di collegamento con la fermata della metro. In ogni caso il Cdq ha invitato gli assessori della partita (Muchetti e Tiboni) a partecipare ad un’assemblea pubblica il mese prossimo per un confronto franco tra la cittadinanza e la Loggia e chiede che per compensare l’abbattimento degli alberi nell’area del centro tennis sia adottato un piano di piantumazione nel quartiere. E su questioni ancora aperte, come il futuro della Cascina Maggia, il presidente Tomasini auspica «maggiore considerazione e coinvolgimento».

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