Il ricordo di Giulia tra Brescia e Duisburg

Due anni dopo la tragedia il ricordo della ragazza scomparsa a Duisburg nella tragedia.
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n Figure esili, silhouettes definite da un tratto leggero, in bianco, che rievocano una tragedia che a distanza di due anni resta viva a Duisburg come a Brescia. Un murales con sagome mosse come dal vento, sobrio, vergato sul cemento del tunnel maledetto, teatro della morte di 21 persone, consegna alla memoria del passante il dolore di quei giorni. I perché senza risposta, le responsabilità, il senso di morti evitabili, il peso attanagliante di impotenza davanti a 21 vite spezzate.
Il secondo anniversario della tragedia si è consumato ieri a Duisburg all'insegna della mestizia. Non che alla rabbia si sia sostituita la rassegnazione, ma nel giorno del ricordo non c'è stato spazio per l'angoscia della grevità di quei giorni.
Il 24 luglio 2010 ventuno persone rimasero uccise dalla calca nel tunnel che conduceva allo spazio che ospitava la Loveparade. I feriti, oltre 340 persone, di cui alcuni gravissimi, in molti casi serbano sul loro corpo i segni della gigantesca calca avvenuta all'uscita del tunnel lungo 200 metri e largo 30 sulla Karl Lehr Strasse, unica via d'accesso alla manifestazione. Quel giorno si pensa che ci fossero almeno un milione e mezzo di persone nello spazio attrezzato. Aree per le quali le autorità si attendevano 250mila persone. Tra i sopravvissuti ed i parenti delle vittime ieri in Germania c'era anche Nadia Zanacchi, la madre della 21enne bresciana, Giulia Minola. Dopo il presidio silenzioso un lento corteo è sfilato lungo il luogo della tragedia, a rinsaldare un legame mai sopito con le vittime ed i familiari. Da due anni una petizione chiede che il tunnel diventi un luogo della memoria, serbi nella pietra e nel cemento intriso di sangue il dolore di quei giorni, perché la lezione di Duisburg possa salvare delle vite. Anche nella nostra città, ieri, alle 18, la memoria è tornata a Giulia.
Nella chiesa di S. Francesco di Paola, in via Benacense, è stata celebrata una messa per Giulia. Una cerimonia mesta, alla presenza del primo cittadino, Adriano Paroli e di tanti amici della giovane.
Alla madre della ragazza il compito di partecipare a Duisburg alla cerimonia. Fino ad ora sono state indagate 17 persone, tra cui funzionari comunali, dirigenti della polizia e organizzatori. Il processo potrebbe tenersi nel corso del 2013. Il sindaco di Duisburg Adolf Sauerland è stato costretto alle dimissioni dopo un referendum popolare.
Anche quest'anno «Radio onda d'urto» dedicherà un concerto a Giulia, quello degli Afterhours che si terrà lunedì 20 agosto.
Roberto Manieri

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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