Il «Richiedei» e l'investimento... non richiesto

La storia del «Richiedei» di Gussago, delle intenzioni della Codess e della risposta della Fondazione.
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L’offerta ufficiale non l’hanno mai presentata, ma una concreta manifestazione d’interesse a gestire il Richiedei di Gussago è stata recapitata sulla scrivania del presidente Fausto Gardoni, lo scorso giugno, a nome della Codess Sociale. Una cooperativa di Padova che opera nell’ambito socio-sanitario da diversi anni, che vanta un volume d’affari oltre i cento milioni di euro e 3mila addetti e che è fortemente intenzionata ad ampliare la propria attività nel Nord Italia.

Per questo motivo è disposta a prendere in affitto un ramo d’azienda della Fondazione «Ospedale e Casa di riposo - Nobile Paolo Richiedei», versando un canone annuo non superiore ai due milioni di euro per cinque lustri consecutivi.

Lo rivela il direttore generale di Codess, Luca Omodei: «La primavera scorsa - racconta - il management della Fondazione Richiedei è venuto a bussare alla nostra porta e da lì è iniziata una trattativa che si è protratta fino a giugno». Una negoziazione che - secondo Omodei - stava portando a una soluzione condivisa dalle parti, finché da Gussago non è arrivata una lettera che ha praticamente interrotto ogni relazione tra Codess e Richiedei.

«Quattro giorni dopo aver depositato la nostra manifestazione d’interesse - continua il manager veneto -, abbiamo ricevuto una missiva del vicepresidente Mario Tabeni che sostanzialmente sospendeva la trattativa in seguito ad alcuni intoppi di natura amministrativa e burocratica».

Dal quartier generale della Fondazione Richiedei, evidenziano inoltre la necessità di indire un bando che poi permetta formalmente la concessione in affitto di un ramo d’azienda. Siamo però arrivati ai primi d’agosto e gli uomini di Codess se ne vanno in vacanza in attesa di una chiamata del presidente Gardoni. «Credevamo che l’operazione potesse riprendere dopo l’estate - ammette Omodei - invece si è bloccato tutto e ancora oggi non sappiamo per quale motivo».

Abbiamo provato a chiederlo direttamente a Fausto Gardoni: «Per ora Codess ha manifestato il proprio interesse - risponde il presidente -, ma non ha formalizzato l’offerta perché prima dovremo pubblicare un bando di gara a cui stanno ancora lavorando i nostri legali». Ma la ragione principale per la quale la trattativa con i padovani si è interrotta è un’altra e Gardoni la svela in un secondo momento: «Probabilmente non ci sarà neppure bisogno di questo bando - spiega il presidente della Fondazione - perché il Richiedei potrebbe uscire da una situazione difficile, a livello finanziario, con le proprie gambe. Ci stiamo provando».

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