Il questore: «Per i passaporti fino a 220 appuntamenti al giorno»

Aumentano i posti per le prenotazioni quotidiane e da settembre l'ufficio di via Capriolo a Brescia resta aperto anche il sabato mattina
Sono numerosi i bresciani che hanno difficoltà a prenotare l'appuntamento per il rinnovo del passaporto © www.giornaledibrescia.it
Sono numerosi i bresciani che hanno difficoltà a prenotare l'appuntamento per il rinnovo del passaporto © www.giornaledibrescia.it
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Le lettere e le telefonate arrivano in questura come in redazione. Per i bresciani l’emergenza passaporto, con le difficoltà a prendere appuntamento e, quando non ci si riesce, ad attivare una procedura urgente, non finisce. Neppure dopo le ferie estive. Anche in questura ne sono consapevoli e non nascondono che «senza una giustificata motivazione ad oggi è impossibile dare un passaporto per ottobre» ma sottolineano anche che «abbiamo fatto tutto quello che era possibile, aumentando il personale, il numero degli sportelli e le giornate di apertura».

È il questore Eugenio Spina, in occasione della presentazione dei nuovi funzionari assegnati a Brescia dal 4 settembre, a rimarcare quanto la Polizia di Stato, anche in collaborazione con il Comune, abbia fatto per arginare l’emergenza anche se «è difficile sapere quante siano le persone che vorrebbero il passaporto», la stima più prudente si attesa a circa 200mila.

Da gennaio la questura ha «aumentato i posti disponibili ogni giorno. Grazie alla ristrutturazione interna degli spazi di via Capriolo, realizzata con il Comune, abbiamo aumentato il numero degli sportelli e portato da 80 a 140 le prenotazioni quotidiane attraverso il portale istituzionale. Ogni giorni poi teniamo 30 o 40 posti per le urgenze che vengono rappresentate con la Pec (dipps116.0000@pecps.poliziadistato.it) che abbiamo dedicato al servizio e infine c’è un’altra serie di posti che gli operatori possono gestire per altre situazioni di emergenza, motivata, che si presentano direttamente agli sportelli». Non solo.

«Da gennaio e fino alla fine di giugno e poi di nuovo da settembre, sono state effettuate e programmate aperture straordinarie anche il sabato mattina. Ce la stiamo mettendo tutta per limitare al massimo i disagi e per far partire tutti quelli che hanno necessità, per lavoro, famiglia o anche per turismo». Al momento insomma la questura non garantisce il rinnovo dei documenti scaduti a chi non ha un viaggio programmato.

La crisi non è nuova e le motivazioni sono le stesse: «La Brexit che ha imposto il passaporto per l’Inghilterra, la ripresa dei viaggi dopo la pandemia e che ha portato prima a ridurre il numero delle domande e poi ad una esplosione delle richieste e infine il numero elevato di stranieri che hanno acquisito cittadinanza italiana e che chiedono il documento per tornare nei paesi di origine».

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