Il principe sbiadito e la vacinada

Perché la vita è meglio delle fiabe
Il bacio del principe a Biancaneve - © www.giornaledibrescia.it
Il bacio del principe a Biancaneve - © www.giornaledibrescia.it
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C’era una volta il principe azzurro, il privilegiato per nascita ma generoso e magnanimo, dall’animo puro. Il sogno di tutte le future ipotetiche di lui suocere, il marito ideale della loro venerata figlioletta. Un’impresa che nella realtà per ora è riuscita soltanto alla mamma di Kate Middleton. Ma noi siamo troppo eleganti per perderci in simili pettegolezzi, anche perchéil principe azzurro vive tempi difficili.

Prendete quel poveretto che ha visto Biancaneve assopita nel bosco a causa dell’incantesimo della strega cattiva e che di sua sponte ha deciso di salvarla con un casto bacio e regalarle poi l’atteso romantico finale. Ma altro che vissero felici e contenti, le ha chiesto il permesso? L’annosa questione domina da giorni l’inutile dibattito in rete, quella terra misteriosa dove il riferimento cultural/ideologico è una coppia che dedica ogni minuto della propria vita a fare soldi, ma vuoi mettere farti fare la morale da due che nel frattempo aumento follower e quindi il loro patrimonio? Altro che le fiabe.

Giovedì ero in coda al banchetto del pesce in attesa di acquistare il bertagnì. Una signora raccontava che per i suoi settant’anni ha ricevuto un mazzo di rose da un ammiratore anonimo, il biglietto: gli anni passano ma tu rimani sempre una splendida donna.

Orgogliosa ha chiosato: sono come La vacinada di Checco Zalone, ancora in forma. Il commento impertinente/geloso dell’amica: e tuo marito? Lei: ha detto che l’ammiratore poteva anche firmarsi, dopo cinquant’anni di matrimonio era pronto a fare cambio. Risate. Applausi per tutti, anche per i due principi azzurri.

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