Il primo Consiglio comunale in Loggia, Rossini eletto presidente

Con 20 voti personali, batte Cammarata che si ferma a 12 consensi. Zero schede bianche
ROSSINI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
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Ci siamo: con la proclamazione alle spalle e la Giunta designata, oggi è il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale a Palazzo Loggia. Alle 9.40 in punto si è aperta la prima seduta, presieduta dal consigliere che ha incassato più preferenze, ovvero Roberto Rossini, che al terzo spoglio è stato eletto presidente.

La seduta è stata trasmessa in diretta streaming anche sul nostro sito (nel video qui sotto potete rivederla integralmente) ed era aperta al pubblico «fino ad esaurimento dei posti disponibili».

Cosa è successo

Qui di seguito, la diretta testuale fatta da Palazzo Loggia con la cronaca del Consiglio Comunale. Gli aggiornamenti sono proposti in ordine dal più recente al più risalente.

ore 11.30 - il discorso di Castelletti

Dopo l’ufficializzazione dei capigruppo, a prendere la parola è il sindaco Laura Castelletti. Che inizia il suo discorso rivolgendo un appello a tutti: «Abbiamo il compito di rappresentare al meglio la nostra città. Insieme dobbiamo impegnarci a fornire tutte le risposte possibili di fronte ai bisogni». L’inquilina di Palazzo Loggia lo rimarca con orgoglio: «Sono la prima donna sindaco e civica: il nostro compito è raccogliere nuove sfide».

Ribadisce poi gli stessi concetti espressi in occasione della presentazione della squadra di Giunta avvenuta sabato scorso nel foyer del Teatro Grande: «Attorno alla cultura la città è cresciuta insieme, ora bisogna traslare quel metodo e quell’entusiasmo sull’obiettivo centrale della transizione climatica». Per entrare nel dettaglio dell’elenco degli impegni bisognerà attendere il prossimo Consiglio comunale, dedicato appunto alle linee di mandato.

ore 10.50 - eletto Rossini al terzo spoglio

Rossini pronuncia il suo discorso da neoeletto presidente - © www.giornaledibrescia.it
Rossini pronuncia il suo discorso da neoeletto presidente - © www.giornaledibrescia.it

Al terzo tentativo Brescia ha il suo presidente del Consiglio comunale: nessuno è rimasto nell’ambiguità (zero le schede bianche) e Roberto Rossini, con 20 voti personali, batte Cammarata che si ferma a 12 consensi. «Ringrazio tutti per la fiducia e chiedo un applauso per il presidente uscente Cammarata - dice -. Sono riconoscente e continueró a lavorare con lo stile del mio predecessore. Per me è un onore, l’articolo 54 della Costituzione conclude la prima parte della Carta, come a dire che occorre uno stile per interpretare con intelligenza diritti e doveri. In questa fase serve davvero responsabilità per essere un’istituzione. Siamo, in quest’Aula, una dimostrazione plastica del cambiamento: ci sono nuovi cittadini espressione delle seconde generazioni, ci sono tanti giovani. Abbiamo tante Brescia da gestire che, insieme, credo debbano trovare sintesi in questo Consiglio comunale, Aula che deve rappresentare tutti e non lasciare fuori nessuno. Questa dev’essere la nostra cifra distintiva» sottolinea il neoeletto presidente del Consiglio comunale.

ore 10.42 - il secondo spoglio

La seconda votazione riserva il ribaltone: a fronte di 18 schede bianche, 12 voti sono per Cammarata e due per Rossini. I voti espressi, anche se ora basta la maggioranza assoluta, non sono comunque sufficienti. Si passa alla terza conta.

ore 10.35 - il primo spoglio

Inizia poi lo spoglio della prima votazione per designare il presidente del Consiglio: a elencare l’esito, come da rito, sono i due consiglieri più giovani, ovvero Carlo Andreoli (Fdi) e Valentina Gastaldi (Brescia Attiva). 

Per ottenere la fumata bianca al primo voto servono i due terzi dei consensi. Che non ci sono. Finisce con 23 schede bianche, sei voti per Roberto Cammarata e tre per Roberto Rossini che non è stato quindi al momento sostenuto neanche dal Pd, almeno per questo primo giro di preferenze. La conta riparte.

ore 10.15 - l'opposizione propone il vicepresidente

Arriva per voce di Fabio Rolfi (Massimiliano Battagliola è il capogruppo della Civica che porta il nome dell'ex candidato sindaco) la proposta di istituire il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale, una sollecitazione che Andrea Curcio (Pd) rilancia subito e trasforma in sollecitazione come primo punto comune di un lavoro di revisione del regolamento.

Ore 10 - il dibattito

L’arrivo dell’urna sul banco della Giunta avvia il dibattito clou tra i capigruppo proprio sulla scelta del presidente del Consiglio. Un dibattito tutt’altro che piatto, che inizia subito a marcare le due visioni politiche contrapposte.

Ore 9.50 - il giuramento di Castelletti

Laura Castelletti pronuncia il giuramento - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Laura Castelletti pronuncia il giuramento - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Il primo voto del mandato Castelletti è di procedura e concede il nullaosta agli eletti. Nella sala piena, la sindaca pronuncia poi la fulminea formula dell’insediamento: «Giuro di ossevare lealmente la Costituzione italiana».

Ore 9.30 - il programma

L’ordine del giorno è squisitamente istituzionale: la prima cittadina presenterà gli assessori che la accompagneranno, una squadra che intreccia la continuità alla novità e che vede seduti su poltrone decisive sei under 45 su dieci. Quindi, le surroghe all’interno dei diversi gruppi, con l’ingresso dei consiglieri che andranno a prendere il posto degli assessori nominati. Si proseguirà con la designazione dei capigruppo, ruolo politico: salvo le compagini con un solo eletto (Bs Attiva, Al lavoro con Bs e Bs Capitale), il Pd lo affida a Roberto Omodei, la Civica del sindaco a Francesco Patitucci, il Terzo Polo a Francesco Tomasini. In opposizione, oltre a Paolo Fontana (Fi), ci sono Massimiliano Battagliola per la Civica Fabio Rolfi, Mattia Margaroli (Fdi) e Massimo Tacconi (Lega).

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