Il Presidente Mattarella scrive alla Scuola Audiofonetica

In arrivo dal Quirinale, la lettera scritta a mano trasmette un senso di sincera vicinanza, nell’autorevolezza dell’intestazione e nella semplicità della firma dell’illustre mittente: Sergio Mattarella. «Vi sono molto grato - scrive il presidente della Repubblica all’ente gestore della Scuola Audiofonetica di Mompiano - per la vostra lettera e per i pensieri degli studenti che mi hanno pienamente coinvolto. Vi esprimo l’apprezzamento più grande per la preziosa attività svolta dalla Fondazione e invio a tutti coloro che, a vario titolo, la frequentano gli auguri più grandi».
Avevano avvertito sensibilità e attenzione nel messaggio del Presidente in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, gli estensori della lettera a lui indirizzata, in rappresentanza della Fondazione Bresciana per L’Educazione intitolata a Monsignor Giuseppe Cavalleri: il presidente Pierpaolo Camadini, l’amministratore delegato Giovanni Lodrini, il direttore Anna Paterlini. Nel suo messaggio per la ricorrenza del 3 dicembre, Mattarella si era rivolto alle persone con disabilità e a quanti sono loro vicini, soffermandosi su disagi e difficoltà che si accentuano in questo tempo di pandemia e dedicando un pensiero particolare ai minori.
«Ci permettiamo di scriverLe per ringraziarLa per la Sua straordinaria sensibilità e per le attenzioni da Lei ripetutamente rivolte alle persone con disabilità - diceva la lettera inviata da Brescia a Roma, in segno di gratitudine per il Capo dello Stato - ed anche quest’anno ribadite nel suo messaggio per la Giornata dei diritti delle persone disabili. Se la loro inclusione è misura della civiltà di uno Stato, come Lei ha ricordato, noi crediamo altresì che includere le persone disabili sia fonte di crescita e di arricchimento per tutta la Comunità».
Con questa convinzione, l’Audiofonetica fonda il suo impegno educativo sul concetto di «inclusione inversa», promuovendo l’eccellenza formativa anche di bambini e ragazzi normodotati a partire dai percorsi specificatamente orientati alle esigenze dei soggetti più fragili. Realtà unica nel nostro Paese, la scuola di Mompiano conta 567 allievi e tra questi gli 87 portatori di disabilità rappresentano il 15,4 per cento. Nata nel 1856 per rispondere ai bisogni di alunne con sordità, ha ampliato e innovato nel tempo la sua azione educativa. Aperta a tutti dal 1974 e dal 2013 gestita dalla Fondazione Bresciana per l’Educazione Monsignor Giuseppe Cavalleri, accoglie a partire dal nido fino alla secondaria di primo grado, bambini e ragazzi sordi e udenti e con loro anche alunni con altre disabilità, all’insegna di scelte inclusive e strategie didattiche personalizzate, avvalendosi di convenzioni con enti pubblici del territorio, con le realtà scolastiche e assistenziali.
Presentando le peculiari caratteristiche dell’Audiofonetica, la lettera aggiunge alcuni pensieri degli studenti e allega il Report che dà conto di una comunità coesa, coralmente attiva in un cammino coinvolgente. «La Sua sensibilità - scrivono in chiusura dello scritto gli esponenti della Fondazione, rivolgendosi al Presidente della Repubblica -, che abbiamo ripetutamente percepito nell’esercizio della Sue alte funzioni e che recentemente abbiamo sentito particolarmente prossima in occasione dell’ultima Sua visita alla nostra Terra Bresciana, tanto provata in questi mesi, ci conforta e ci apre a grande fiducia, sapendo che Ella interpreta il sentire che può animare il nostro Paese, chiamandolo a responsabile coesione nel nome dei valori che ne sono ancor oggi patrimonio e ne animano la Storia».
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