Il porta a porta supera del 10% le vecchie calotte

Presentato a Castenedolo un primo bilancio del nuovo sistema. Il Comune smantellerà i green service per i rifiuti vegetali
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«La raccolta rifiuti con il sistema porta a porta ha portato ad una differenziazione dell’80%, contro il 70% del precedente sistema a calotta. Il rifiuto conferito inoltre è di qualità, ovvero non è contaminato da altri materiali e quindi, nel caso di plastica, carta, vetro, metalli e alluminio può essere venduto, consentendo introiti alle casse comunali».

Con queste parole il consigliere delegato ai lavori pubblici Giovanni Carletti ha presentato un primo bilancio del servizio introdotto nel maggio del 2016.

Dati alla mano: il rifiuto indifferenziato prodotto annualmente con il precedente metodo era di 74 kg a persona mentre nel 2016 il valore è decisamente calato, attestandosi sui 42 kg. Ciò si è tradotto in un minore quantitativo di rifiuto da smaltire e quindi in un risparmio di 100mila euro.

«Oltre all’indifferenziato, siccome anche l’umido organico rappresenta una frazione di rifiuto da smaltire e quindi un costo, ipotizziamo dal 2018 di introdurre incentivi per chi si avvale dell’autocompostaggio» ha anticipato Carletti.

Tra i cambiamenti introdotti con il porta a porta c’è stato anche lo smantellamento dei green service per il rifiuto vegetale. La scelta era stata a suo tempo motivata dall’abuso di tali contenitori da parte di aziende e di utenti di altri comuni; per questo si era stabilito che il verde andasse conferito o all’isola ecologica oppure fosse ritirato attraverso un servizio a pagamento (30 euro) dagli operatori addetti. Il dato fa riflettere poiché si è passati dalle 122 tonnellate mensili del 2015 alle 85 del 2016.

Per quanto riguarda i furbetti dei rifiuti, si sono riscontrati alcuni episodi di inciviltà che si sono tradotti, per quanto riguarda lo scorso anno, in 18 sanzioni. Rispetto al gradimento dei cittadini in relazione al porta a porta, alcuni studenti delle superiori, Luca Cavagnini, Silvia Chiampesan e Gabriele Turati, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, hanno contattato un campione di castenedolesi per rispondere a un questionario sul tema. È emersa una generale soddisfazione. 

 

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