Il piano: tre ascensori per l’«assalto» alla vetta del Castello

Da Fossa Bagni alla torre Mirabella: BsMobilità, Comune e BsMusei al lavoro con la Soprintendenza
Una veduta suggestiva del Castello di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta suggestiva del Castello di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dal centro città alla sommità del Cidneo: l’«assalto al Castello» sarà per tutti, facilitato da tre ascensori che si inerpicheranno lungo le pendici del colle. I tre impianti, sui quali si sta ragionando in stretta collaborazione con la Soprintendenza, sono l’elemento tecnologico più rilevante del progetto integrato «Fortezza aperta» che vede coinvolti, sotto la regia del Comune di Brescia, anche Brescia Trasporti e Fondazione Brescia Musei, e che potrebbe essere pronto per il 2023 quando Brescia sarà Capitale della Cultura.

L’intero intervento - del valore di oltre 11 milioni di euro - ha ottenuto recentemente un milione di euro per la progettazione esecutiva dal bando «Italia City Branding 2020» della Presidenza del Consiglio dei ministri, al quale potrebbero aggiungersi quattro milioni dalla Regione per l’ascensore da Fossa Bagni, e un milione dal bando Cariplo per il Museo del Risorgimento. Altri fondi saranno garantiti da Brescia Musei col lascito Romeda, e dal Comune.

Accanto al ridisegno della mobilità sul Cidneo, il progetto integrato riguarderà infatti anche la sistemazione di Piccolo e Grande Miglio (col Museo del Risorgimento), l’abbattimento delle barriere architettoniche nel Museo delle Armi, e l’allestimento delle «Passeggiate di scultura» tra le opere di Bruno Romeda.

Tre gli impianti al momento immaginati per consentire la salita in vetta. In carico a Brescia Mobilità è la stesura del piano economico per l’ascensore che da Fossa Bagni dovrebbe raggiungere il piazzale della Locomotiva, nell’area della Torre di Mezzo. Il progetto di massima realizzato dallo Studio Cadeo per l’associazione Amici del Cidneo, che lo ha donato al Comune, è ora al centro del confronto con la Soprintendenza.

«Il dialogo è avviato - spiega l’assessore Valter Muchetti, che tra le deleghe ha anche quella all’Edilizia monumentale -, abbiamo recepito le indicazioni del soprintendente, su cui Brescia Mobilità sta lavorando». Oltre al ridisegno della stazione di partenza (che sarà più sobria rispetto al previsto) si stanno approfondendo questioni tecniche tra cui l’alternativa tra binario doppio o unico (preferito dagli uffici di via Calini), il disegno della trincea in cui correrà la cabina (la richiesta è che l’impianto sia il meno visibile possibile) con un eventuale cambio di pendenza, gli attacchi al muro.

Un secondo ascensore, di impatto più ridotto, collocato presso l’uscita del Tunnel delle Luci, dovrebbe sostituire l’attuale scala inserita dietro i bagni pubblici per connettere la quota del piazzale della Locomotiva con la Fossa Viscontea, dove sarà spostato l’ingresso principale al Grande e Piccolo Miglio e al futuro Museo del Risorgimento. «Come Comune - aggiunge Muchetti - stiamo provvedendo alla sistemazione dell’edificio, con il rifacimento del tetto, la sostituzione degli infissi, l’adeguamento degli impianti e il ridisegno degli spazi. La spesa complessiva è di circa quattro milioni, ai quali potrebbe contribuire il bando degli Emblematici Cariplo con un milione o un milione e mezzo di euro: in primavera, quando sarà pronto il progetto esecutivo, avremo il responso. La fine dei lavori è prevista per il 2013».

L’accesso, come detto, sarà dalla Fossa Viscontea: nel Piccolo Miglio troveranno posto biglietteria e altri spazi di servizio, oltre ad una saletta riunioni ed un’altra sala al piano superiore. Nel Grande Miglio sarà allestito a cura di Brescia Musei il nuovo percorso espositivo dedicato al Risorgimento, mentre al piano superiore, accessibile anche dalla strada che porta al ponte levatoio, ci sarà una sala che potrebbe essere destinata ad esposizioni.

Un terzo ascensore, la cui progettazione è stata affidata da Fondazione Brescia Musei all’architetto altoatesino Markus Scherer, potrebbe portare dalla Fossa delle Vipere (sotto il Mastio visconteo nell’area dell’ex zoo) fino alla terrazza dei Magazzini oleari e poi fino al prato della torre Mirabella, superando una ventina di metri di dislivello. «Con la Soprintendenza si lavora attorno ad un’idea percorribile - annuncia la presidente di Brescia Musei, Francesca Bazoli -. Sarà una struttura leggera che connetterà le due parti delle "Passeggiate di scultura", ma consentirà anche di risolvere il problema dell’accesso al Museo delle Armi, per il quale stiamo anche studiando una soluzione tecnica per eliminare le barriere architettoniche all’interno. Sarà un museo totalmente accessibile».

 

 

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