Il pasticciere Adriano Botta va in pensione, ma prima insegnerà la sua arte

Il titolare della pasticceria Botta di Gussago cederà il laboratorio ai ragazzi della Comunità Nuovo Cortile di Rodengo Saiano
Il pasticciere Adriano Botta davanti alla Pasticceria Botta a Gussago con i nipoti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il pasticciere Adriano Botta davanti alla Pasticceria Botta a Gussago con i nipoti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Dopo 33 anni la pasticceria Botta chiude»: è quasi un colpo per gli affezionati avventori della storica e premiata pasticceria Botta leggere il biglietto affisso all’ingresso dello storico laboratorio di via Caporalino 32, a Gussago.

Ci sono profumi e aromi che rimandano proustianamente all’origine della felicità. Quel caldo profumo di cioccolato e di raffinate lievitazioni burrose e soffici sospinti dalla brezza dell’alba che inaugurava nel più fragrante dei modi l’inizio della giornata, hanno accompagnato per oltre tre decadi i peccati di gola dei gussaghesi. Una piacevole abitudine, che oggi, sul finire dell’estate, volge al termine. Il titolare Adriano Botta cede il grembiule ai ragazzi della Comunità Nuovo Cortile di Rodengo Saiano, che verranno da lui accompagnati alla scoperta dei segreti dell’arte pasticcera.

«Dopo più di 30 anni di lavoro (e levatacce), il nostro papà si godrà la meritata pensione e avrà più tempo per sé e per i suoi nipotini. Come figli vogliamo rendere omaggio ai tanti anni di duro lavoro e dire grazie a un artigiano con la A maiuscola. I clienti affezionati, chiusa la pasticceria a Gussago, potranno trovarlo per qualche tempo nella sede della Comunità Nuovo Cortile» spiegano i figli Maddalena, Caterina e Stefano. «Mio padre - sottolinea Caterina - ha cominciato a lavorare nel laboratorio di Gussago a settembre del 1990 (in precedenza era titolare di una forneria in città, ndr). Tutta Gussago, e oltre, ha potuto apprezzare la bontà dei suoi prodotti. Papà negli anni si è creato una clientela fedele e soddisfatta».

L’impareggiabile panettone noci-cioccolato, marchio di fabbrica e assoluta delizia della produzione Botta, e moltissime altre leccornie resteranno nella memoria di molti. La famiglia Botta è stata inondata di messaggi di gratitudine e di apprezzamento rivolti tanto al pasticcere, preciso e attento quanto all’uomo, puntuale nell’ascoltare i consigli e premuroso nell’affiancare il cliente. «Noi figli speriamo che cucini qualche dolce per la famiglia, ma intanto vogliamo esprimergli gratitudine e una buona meritata pensione». 

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