Il Parco delle Cave piace a Roma: premiata la riqualificazione della Ex Nuova Beton

Il progetto si è aggudicato il primo posto nei Premi Oice, istituito dalle organizzazioni italiane d’ingegneria e architettura
  • L'area della cava Ex Nuova Beton recuperata per il Parco delle Cave
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    L'area della cava Ex Nuova Beton recuperata per il Parco delle Cave
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Il Parco delle Cave di Brescia piace. Non solo ai cittadini, che ne usufruiscono per passeggiare e fare sport in un’area verde che fa da polmone alla città e alla zona dell’hinterland, ma anche agli esperti. Questa settimana, infatti, il progetto di riqualificazione ambientale e naturalistica della cava Ex Nuova Beton ad opera di Brescia Infrastrutture srl, curata dall’architetto Stefano Bordoli e dall’ing. Massimo Torquati, si è aggudicato il primo posto nei Premi Oice 2023 a Roma. Si tratta di un riconoscimento ideato dall’associazione nazionale che rappresenta le organizzazioni italiane d’ingegneria e architettura e l’opera bresciana ha brillato nella categoria «B1 – Progetti di pianificazione territoriale e rigenerazione urbana». 

L’intervento premiato si inserisce in una più ampia previsione di recupero delle cave ricadenti nel «Parco locale di interesse sovracomunale delle cave Buffalora e San Polo», già promosso e attivato dal Comune di Brescia. Un’oasi naturalistica restituita alla collettività con percorsi ciclopedonali, punti di belvedere e ponte iconico di collegamento tra le due sponde del lago oggi frequentato e apprezzato da tutti i bresciani.

Le motivazioni

La cerimonia di premiazione a Roma
La cerimonia di premiazione a Roma

La giuria, composta da esponenti delle istituzioni, del mondo accademico, della ricerca e dell’informazione specialistica del settore, ha voluto riconoscere quindi con un prestigioso attestato la qualità delle molteplici performance garantite dall’azienda pubblica di Brescia in questo progetto. Un premio che Brescia Infrastrutture ha inteso condividere in toto con l’amministrazione comunale, da tempo attenta alle politiche di riqualificazione, ristrutturazione e riorganizzazione del territorio. Il presidente di Brescia Infrastrutture Marcello Peli, nell’esprimere soddisfazione a nome dell’azienda, ha voluto sottolineare «la valenza strategica e straordinaria di un’opera che mira ad essere un manifesto degli interventi di recupero ambientale. Ancor più doverosi in un territorio per anni martoriato dall’attività estrattiva».

«È il simbolo - ha aggiunto Peli - di una filosofia di pensiero, di ricucitura e di rigenerazione che sta dietro la politica urbanistica intrapresa dalla città al fine di garantire il miglior equilibrio tra aree verdi e fitto e denso tessuto urbano». E questo in ragione di una città la cui stratificazione del costruito va dall’epoca romana ai giorni nostri.

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