Il papà di Greta: «Accettiamo giudizio, ma noi condannati a vita»

I due turisti tedeschi che investirono e uccisero la ragazza e Umberto Garzarella sono stati condannati
I genitori di Umberto e Greta dopo la sentenza
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«Accettiamo il giudizio del giudice, ma la nostra condanna è iniziata il 19 giugno. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. La legge italiana è questa, accettiamo il verdetto». A parlare, pochi minuti dopo la lettura del verdetto di condanna nei confronti di Patrick Kassen e Christian Teismann, è il papà di Greta, Raffaele Nedrotti. La mamma della 25enne studentessa di Toscolano Maderno non sa dire se se sia stata fatta giustizia. «Si è no. Purtroppo in Italia non ci sono le leggi, forse ci sarà. Come sempre però - ha detto Nadia - prima deve succedere la disgrazia, poi si sistemano le cose. Speriamo che questa cosa possa servire ad evitare altre tragedie».

E adesso? «Io la condanna ce l’avrò per tutta la vita. Io non ho più la mia bambina» ha concluso con le lacrime agli occhi il papà di Greta.

«Spero che abbiano detto la verità» ha detto Enzo Garzarella, il papà di Umberto, parlando di Patrick Kassen e Christian Teismann, riferendosi alla versione dei fatti raccontata dai due imputati in aula. «Perché se no questa sarà una cosa impunita anche per loro, sarà Gesù Cristo a punirli. Io non posso dare giudizi, la loro coscienza rimarrà tutta la vita. Questo dolore rimarrà a loro come rimarrà a me».

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