Il nuovo tram muove i primi passi

Pronto lo studio di fattibilità di Brescia Mobilità che si accinge al passaggio in Loggia
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Il nuovo tram di Brescia muove i primi passi. Lo studio di fattibilità è pronto, giovedì è stato approvato dal cda di Brescia Mobilità, mercoledì sarà inviato in Loggia. In questo modo l’Amministrazione avrà qualche settimana di tempo per valutare il progetto, chiedere eventuali integrazioni, soppesare il peso finanziario dell’operazione. Il dossier andrà poi inviato al Ministero delle Infrastrutture entro il 31 dicembre, scadenza per partecipare al bando nazionale che stanzia 2 miliardi di euro a fondo perduto per «i sistemi di trasporto rapidi locali di massa».

Il progetto di Brescia Mobilità dettaglia quello che grosso modo era già contenuto nel Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile di palazzo Loggia: l’obiettivo è realizzare due linee di tram, la prima dalla Pendolina, passando per via Volturno, via Leonardo, la galleria Tito Speri, la stazione, via Corsica, via Orzinuovi fino al PalaEib, incrociando la metro a S. Faustino e Fs; la seconda sull’asse est-ovest, da Sant’Eufemia al Violino.

Il costo è stimato attorno ai 350 milioni. Se si utilizzerà il meccanismo del project financing, come’è probabile, il finanziamento statale potrà coprire il 49% dei costi. Se da Roma arriveranno i soldi (lo si saprà nella seconda metà dle 2019) Brescia Mobilità e Ferrovie dello Stato costituiranno una società ad hoc per realizzare l’opera. Trattandosi di un project, il progetto dovrà comunque essere messo a gara. Si vedrà. Quel che è certo è che l’Amministrazione punta sul tram per coprire con un mezzo moderno, di qualità e in sede propria i quartieri non serviti dalla metropolitana e portare così i passeggeri del trasporto pubblico cittadino a 65 milioni l’anno.

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