Il modello del ponte di Leonardo vi sfida: costruitelo a casa

Geniale, unico, sorprendente come chi lo ha progettato: Leonardo da Vinci. Parliamo di un progetto contenuto nel Codice Atlantico, ovvero il ponte autoportante. Nato per coprire, in unica campata, una lunghezza di ben 240 metri, il ponte autoportante - progettato presumibilmente tra il 1502 e il 1503 da colui che potremo definire un «extraterrestre» per intuito, capacità, intelligenza e poliedricità che ancor oggi sorprendono - aveva caratteristiche uniche, ancor oggi sorprendenti.
L’idea. Facile da trasportare e mettere in opera, ottenne il pieno favore degli strateghi militari dell’epoca. Purtroppo non ci è giunta prova del suo reale e presumibile utilizzo, ma oggi - grazie ad un’iniziativa editoriale del Giornale di Brescia - abbiamo la possibilità di cimentarci con la tecnologia leonardiana, provando a montare questo semplice quanto geniale manufatto.
In edicola. Potrete infatti acquistare un modellino del ponte autoportante di Leonardo in edicola a 11,80 euro con il nostro quotidiano (più il prezzo del giornale ovviamente). Fatelo e rimarrete impressionati da come a problemi complessi si possano trovare soluzioni semplici. Come? Basta chiamarsi Leonardo Da Vinci. Facile no? Si tratta di una struttura composta da semplici elementi che vengono assemblati senza l’impiego di legature o di incastri sagomati. Una volta montato, il peso del ponte è sufficiente a esercitare la pressione necessaria affinché le travi montanti blocchino - chiudendosi a forbice - le traverse, impedendo così il cedimento della struttura.
Più forza. Anzi, la stabilità di questo ponte cresce con l’aumento del carico sulla parte superiore. Il progetto si trova, come detto, nel Codice Atlantico (Codex Atlanticus), ovvero la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci ed è conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.
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