Il Consiglio comunale da oggi è... decaffeinato

«L'abuso» di caffè è stato contestato dalla Corte dei conti: durante il Consiglio in Loggia i politici non potranno più berlo gratuitamente
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Da oggi i Consigli comunali saranno... deca. Parola della Corte dei Conti che, forse preoccupata del clima «agitato» che spesso contraddistingue gli scontri politici, lo ha messo nero su bianco contestando i 755 euro di spesa annui per i circa 1.500 caffè, un «lusso» che i consiglieri si sono concessi nell’arco dei dodici mesi e nel corso di dibattiti duranti anche per più di dodici ore.

Gli esponenti di maggioranza e opposizione, che in media una volta al mese siedono nell’aula di Palazzo Loggia per il dibattito politico amministrativo cittadino, infatti, a partire dalla seduta convocata per le 14 di oggi dovranno portarsi il termos da casa. Per loro «niente più caffè gratuito», ma «sarà possibile usufruire della macchinetta utilizzando del contante». La rassicurazione arriva subito dopo: tranquilli, non ci saranno disagi, la macchinetta (prima utilizzabile solo con una chiavetta) è stata «adeguata» al diktat e sarà «collaborativa», non solo accetterà contante ma erogherà addirittura il resto.

Il caffè della macchinetta automatica potrà insomma essere offerto agli ospiti, in quanto quei 50 centesimi possono considerarsi «spese di rappresentanza». Non è così invece per i consiglieri perchè, in quanto tali, «fanno parte dell’organizzazione dell’amministrazione». Del resto, per il loro impegno, vengono pagati «ben» 70 euro netti a seduta. Chissà se oggi il dibattito darà ragione alla Corte dei conti: forse, senza caffè, il confronto sarà davvero meno... agitato.

 

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