Il «Bulloni» 2016 a Don Redento Tignonsini

Da 40 anni offre accoglienza e supporto a tossicodipendenti ed emarginati. A Don Tignonsini il premio Bulloni 2016
IL BULLONI A DON REDENTO
AA

«Mi auguro che questo premio sia un incentivo per le persone a sperimentare quanto è bello fare del bene agli altri. Lo dedico a tutti». Così Don Redento Tignonsini, a cui il sindaco di Brescia ha consegnato ieri il Premio Bulloni 2016, a margine della cerimonia che si è svolta all’auditorium di San Barnaba.  

83enne originario di Artogne, in ValleCamonica, fondatore e anima della cooperativa di Bessimo, che dal 1976 offre accoglienza, sostegno e speranza a quanti si trovano a fare i conti con la tossicodipendenza e l'emarginazione, Tignonsini parla della bontà come di un dovere morale, a cui è stato impossibile sottrarsi.

«Fare del bene agli altri: la bontà per me è semplicemente questo» continua Tignonsini citando anche Papa Francesco.
Oltre a lui sono stati premiati anche i coniugi Mario e Stefania Faccardi, Pompilio Cesaretti, Lino Molinari, Suor Maria Sabina Belotti, Claudia Chincarini Marenda e la Cooperativa Arcobaleno. Durante la cerimonia inoltre, come da tradizione sono stai consegnati pure 3 medaglie ed altrettanti grossi d'oro. 

  • Il premio Bulloni 2016
    Il premio Bulloni 2016
  • Il premio Bulloni 2016
    Il premio Bulloni 2016
  • Il premio Bulloni 2016
    Il premio Bulloni 2016

«Se la bontà può essere uno strumento per misurare la nostra società possiamo tranquillamente affermare che Brescia è una città ricca, di associazioni, di volontari, di persone generose - ha concluso il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono -. Grazie a tutti i premiati per averci aiutato a comprendere di che sostanza siamo fatti e di quale straordinaria forza siamo capaci».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia