I vaccini sono esauriti e le nuove forniture non arrivano

«È tutto finito, non arriverà più niente». La situazione della carenza di vaccini antinfluenzali in Lombardia è tutta in queste parole di Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia. «Ce l’hanno comunicato la scorsa settimana - sintetizza -: di dosi nelle farmacie non ne arriveranno più».
Una certezza che pesa come un macigno: a rifornire i medici di medicina generale sono proprio le farmacie, e se queste non sono rifornite, i medici di base non possono procedere a vaccinare gli assistiti.
La seconda tranche, prevista in consegna domani da Regione Lombardia, non arriverà. Se ad oggi tra Brescia e provincia sono state distribuite alla popolazione tramite i medici di famiglia circa 150mila dosi, all’appello ne mancano altrettanti. E le conseguenze si fanno già sentire. Tanti medici di base hanno dovuto disdire gli appuntamenti programmati per la somministrazione del vaccino: «So con certezza - spiega Ottavio Di Stefano, presidente dell’ordine di Brescia - di medici di medicina generale che hanno dovuto rimandare a casa i pazienti: è una situazione grave perché siamo all’inizio di dicembre, resta poco tempo utile per farsi vaccinare».
Ma i medici di famiglia non sono gli unici in campo nella campagna antinfluenzale regionale. Un ruolo centrale ce l’hanno anche le tre aziende socio sanitarie territoriali: Garda, Franciacorta e Spedali Civili, che si occupa oltre che della città anche di hinterland e Valtrompia. L’ospedale ha sospeso, per la carenza di dosi, nei giorni scorsi le prenotazioni per la vaccinazione antinfluenzale e a tutt’oggi la situazione sembra non sia cambiata. L’Asst al momento non fornisce nessun tipo di informazione su una eventuale ripresa dell’attività né è stata in grado di dare dati precisi sulla disponibilità attuale di dosi e su quanti cittadini sono stati vaccinati. «Le informazioni saranno fornite a breve» fanno sapere dall’azienda.
Da questa settimana dovrebbe anche prendere il via la vaccinazione dei dipendenti degli Spedali Civili. «La scorsa settimana - riferisce Angela Cremaschini, segretaria provinciale Fp Cisl - la direzione ha fatto sapere che tra il 4 e il 5 dicembre avrebbe iniziato a vaccinare tutti i lavoratori, stanno raccogliendo le adesioni. Si è in ritardo, lo scorso anno a dicembre l’antinfluenzale era già stata fatta».
A restare vuote per insufficienza di vaccini sono anche le tante sale messe a disposizione dal comune di Brescia per favorire l’adesione in ogni quartiere alla campagna vaccinale. «Finché c’è stata la disponibilità di vaccini Asst Spedali Civili ha usato le nostre sale ma ora - spiega Donatella Albini, consigliera comunale con delega alla sanità - la seconda tranche non è arrivata. Ciò che manca davvero - fa notare Albini - è una comunicazione costante da parte di Ats ai cittadini su ciò che si devono aspettare».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
