I giovani bresciani in udienza da Papa Francesco

Il viaggio di Roma Express per le Palme si arricchirà dell’incontro in programma sabato 7 aprile
GIOVANI IN UDIENZA DAL PAPA
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Ad aprile 2016 la trasferta romana dei ragazzi bresciani per il Giubileo era stata un successo andato oltre le più rosee aspettative. L’instancabile don Marco Mori (responsabile della pastorale giovanile della Diocesi e coordinatore del viaggio), dopo notti insonni accompagnate da giornate cariche di soddisfazioni aveva sentenziato, con il suo tipico linguaggio che va dritto al cuore delle questioni: «Una sbaraccata di quelle che a Brescia non venivano organizzate da anni, forse decenni».

Il viaggio dei cresimati bresciani vedrà il programma arricchito rispetto al solito: sabato 7 aprile papa Francesco incontrerà i bresciani in aula Paolo VI, sarà un’udienza riservata esclusivamente ai nostri giovani e ai loro accompagnatori.

La notizia dell’udienza straordinaria è stata data ai sacerdoti dal vescovo Pierantonio Tremolada, la voce si è già ampiamente diffusa nelle parrocchie: la macchina organizzativa è quindi partita. L’appuntamento che vivranno i bresciani è certamente storico, basti dire che negli ultimi venticinque anni i precedenti sono soltanto due: nel 1993 oltre 3mila bresciani vennero ricevuti, sempre nella grande aula delle udienze pontificie, da Giovanni Paolo II per il 30esimo anniversario dell’elezione di papa Paolo VI; il 22 giugno 2013 furono invece oltre 5mila i bresciani presenti nella basilica di San Pietro per l’incontro con Francesco in occasione dei 50 anni dall’elezione di papa Montini.

Papa Bergoglio definì il suo amato predecessore come «una forza alla quale ho attinto». L’allora vescovo Luciano Monari sottolineò che papa Montini, a differenza di quanto si è troppo spesso detto, «era un uomo appassionato, non certo quel Pontefice distaccato che ritengono molti». Il prossimo anno ci si ritroverà ancora una volta nel nome di Paolo VI, in quell’aula che proprio lui fece costruire. Nel 2018 saranno passati quarant’anni dalla morte Montini, e tutti sperano che il 2018 sarà anche l’anno nel quale verrà proclamato santo.

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