I giornali vecchi? Spediti da Brescia in Ghana

Da noi finiscono, quando va bene, nei cassonetti bianchi della carta da riciclare. Ma in Ghana i giornali vecchi sono preziosi: si usano da stendere per terra quando si tinteggia, per proteggere i vetri delle auto da riverniciare, come carta da imballaggio, per produrre oggetti di cartapesta... Tanto preziosi che c'è un vero e proprio mercato di questo materiale, che ha le sue propaggini fino nella nostra città, dove gli immigrati ghanesi fanno incetta di giornali usati direttamente dai cassonetti.
Una raccolta capillare che, copia dopo copia, riempie borse e valigie, bauli e container: destinazione il Paese africano, dove la carta raccolta da noi, opportunamente rimessa in commercio, può contribuire al bilancio delle famiglie di origine.
A spiegarla così sembrerebbe una leggenda metropolitana, ma a renderla credibile è il racconto degli stessi raccoglitori di carta, che si muovono a piedi o i bicicletta, da soli o in coppia, armati di borse capienti e trolley per la spesa.
Frugano nei cassonetti della carta, estraggono i giornali, selezionano accuratamente i meglio conservati che finiscono impacchettati nei contenitori. E via.
«Il Ghana è un paese piccolo, di giornali ne circolano pochi, ma c'è molta richiesta» spiega una signora in inglese fluente, cappotto blu elegante e sciarpa. «Cosa ce ne facciamo? Servono agli imbianchini, ai carrozzieri, ci facciamo tante cose, li usiamo anche per i funerali...».
Funerali? Impossibile capire di più, soprattutto su come questo materiale viaggi fino in Africa. Questi giornali a chi li vendete? C'è qualcuno in città che organizza la raccolta? «Mandiamo in Africa interi container» spiega un omino in bicicletta, i giornali sul portapacchi e nelle borse appese al manubrio.
Sul web si possono consultare siti specializzati in commercio su larga scala, su cui la quotazione della carta straccia fluttua di mese in mese come il nostro spread. In realtà il micro-commercio bresciano frutta ai raccoglitori pochi euro ogni 20-25 chili. O, più frequentemente, garantisce piccoli ma preziosi introiti direttamente alle famiglie in Africa, destinatarie delle spedizioni che partono da Brescia.
«Quando qualcuno torna in Ghana gli affidiamo quello che abbiamo raccolto» spiega ancora la signora, salutando con un gran sorriso.
Chissà se a stupirla è più la nostra curiosità o il fatto che tanto ben di dio, dalle nostre parti, finisca dentro un cassonetto.
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