Guida Michelin, 14 stelle per 13 ristoranti bresciani

Quattordici stelle per tredici ristoranti: queste le eccellenze della ristorazione bresciana secondo il responso della Guida Michelin, l’ultimo ad uscire e insieme il più diffuso tra i vademecum gastronomici italiani.
La temuta “Rossa” ha così confermato la qualità complessiva della tavola di casa nostra, mettendo ancora una volta al primo posto con l’attribuzione delle elitarie “due stelle” il Miramonti l’altro di Concesio e distribuendo tra città laghi e pianura altre dodici stelle per altrettanti locali (vedi tabella).
Rispetto ad un anno fa però Brescia fa un piccolo ma inevitabilmente doloroso passo indietro: perde infatti la stella il Gelso di San Martino, il locale di Cazzago che aveva fatto gridare al miracolo solo un lustro fa quando Nicola Silvestri, il giovane chef che l’ha aperto, aveva guadagnato il prezioso riconoscimento della Rossa. Imperscrutabili come sempre, i giudizi della “guida del gommista” si limitano a distribuire stelle senza alcuna spiegazione ed ai gourmet che ancora apprezzano la cucina di Nicola resterà la curiosità di capire le ragioni di una penalizzazione senza ragioni apparenti. Così come va per l’ennesima volta delusa l’attesa dei molti che nel Bresciano speravano di ottenere almeno il primo riconoscimento di Michelin, magari dopo che altre guide li avevano già “scoperti” e gratificati con voti lusinghieri negli scorsi anni.
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