GROSSO D'ORO - Mons. Enzo Giammancheri
Profondissima spiritualità e umiltà, le doti di un raffinato intellettuale come mons. Enzo Giammancheri, scomparso il 4 novembre 2005 dopo aver dedicato una vita allo studio, alla valorizzazione della cultura e alle sue ragioni di carattere pastorale. Alla sua memoria è attributo il Grosso d'Oro su segnalazione di Giovanni Bazoli, Giuseppe Bertagna, Carla Bino, Tino Bino, Giuseppe Camadini, Giambattista Lanzani, Giusto Marchese, Mino Martinazzoli, Luigi Morgano, Francesco Passerini, Giacomo Scanzi, Emanuele Severino e Mario Taccolini.
Monsignor Giammancheri nasce nel 1927 e viene ordinato sacerdote nel 1950. Laureato in Filosofia, il sacerdote è insegnante in Seminario e all'Istituto Arici, impegni ai quali si aggiungono cinque lustri passati da docente all'Università Cattolica. Nella sua attività - che lo porta a collaborare a lungo col Giornale di Brescia - ricopre anche il ruolo di Delegato vescovile alla cultura. In lui si riconosce una personalità di spicco del panorama culturale bresciano e italiano, punto di riferimento per la ricerca e il pensiero pedagogico: una forza intellettuale che lo porta a collaborare in modo operoso con la casa editrice La Scuola e con il Centro Paolo VI.
Dopo la morte venne insignito della Medaglia d'oro alla Memoria.
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