Gli omicidi irrisolti nel Bresciano

Sono una decina negli ultimi dodici anni i delitti irrisolti nella nostra provincia.
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Sono conosciuti come «cold case», letteralmente casi freddi. Più precisamente omicidi irrisolti. Nel Bresciano sono una decina solo negli ultimi 10 anni. Il 15 novembre cadrà il 12esimo anniversario della morte di Eliano Tognazzi, gioielliere di Botticino mattina  freddato in una rapina a 40 anni. L’uomo venne ucciso a colpi di pistola da rapinatori rimasti senza nome, che prima di scappare avevano prelevato nastri delle telecamere interne. Ancora senza colpevole anche l’omicidio di Floriano Gorni, ritrovato seminudo in una porzione di territorio fra Castenedolo e Rezzato nell’aprile 2004. Il 49enne fu ucciso a colpi di fucile e pistola: due armi forse per due assassini.

Non è mai stato identificato il cadavere di una donna trovato carbonizzato, con le mani amputate e nascosto in valigia. Era il 21 maggio 2005: tutt’ora rimane ignoto anche il killer. Altro caso irrisolto nel 2005 a Vobarno: il 5 luglio Ennio Bertelli, 57, anni trovato senza vita nella sua macelleria colpito a morte: le indagini degli inquirenti non hanno portato ad una incriminazione. L’ultimo «cold case» in ordine di tempo risale al 15 maggio scorso: l’agricoltore Gianfranco Bertola viene trovato cadavere nel suo cascinale di Adro, con ferite inferte da una roncola e da una motosega.

Ricordiamo che Brescia è la quinta città in Italia per numero di delitti, in rapporto alla popolazione. Solo giovedì scorso l'ultimo in ordine di tempo. Teatro: Brescia due. Una storia di disperazione legata ad un regolamento di conti per un giaciglio notturno. Dal 2004 sono 85 gli omicidi commessi nella nostra provincia.
 

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