Giornate Fai, la bellezza trionfa e ammalia 11mila visitatori

Il sole c’era. Le temperature miti pure. La bellezza e l’arte ovviamente non potevano mancare, essendo ingredienti principali, così come la curiosità e i visitatori. Tutto questo è servito per sfornare le perfette «Giornate Fai di Primavera». Anche se organizzarle e riuscire ad aprire senza le grosse complicazioni e restrizioni dello scorso anno sarebbe comunque stato un successo. Così, però, è stato onorato come si deve un traguardo importante, il trentesimo anniversario dalla prima visita. E se già sabato si era capito che questo felice mix aveva attirato molti appassionati di bellezza, storia e cultura, la conferma della buona riuscita dell’edizione 2022 è arrivata ieri alla chiusura dei cancelli e dei portoni, osservando i numeri.
Il bilancio
«Abbiamo registrato il tutto esaurito quasi ovunque - ci ha detto, subito la chiusura dei 25 beni aperti , la Capo delegazione del Fai di Brescia Simona Caridi - e laddove è stato possibile abbiamo organizzato anche turni supplitivi». Solo ieri, nel Bresciano, sono stati registrati ben 7.300 ingressi che, se sommati ai 3.300 di sabato fanno ben 10.600. Una cifra da capogiro che ci dà la misura di quanta organizzazione ci sia dietro questa manifestazione. Colonna portante sono sicuramente i volontari, circa 300 quelli impegnati nel Bresciano, che sono stati affiancati dai ciceroni.
Questi giovani appassionati d’arte hanno «gestito» in alcuni casi, come in Valtrompia, Salò e nella bassa, le visite in autonomia. «I ragazzi che hanno prestato servizio al cimitero di Salò - racconta soddisfatta e divertita la Capo delegazione - avevano anche scelto di vestirsi coordinati».
In città
Particolarmente graditi sono stati palazzo Arici Mazzola, al quale è stato anche possibile aggiungere ingressi extra, e il sottotetto del Broletto. In questo caso ci si è attenuti ai numeri previsti per questioni di sicurezza legati soprattutto all’accesso, e attraverso una scala stretta, al meraviglioso affresco medievale. Bene anche la chiesta di San Silvestro a Folzano visitata da 120 persone solo ieri, ma che è abitualmente aperta per le funzioni.
Sebino

Il lago d’Iseo non ha certo tradito, anche chi era solo a spasso è stato attirato da qualche bellezza e si è inserito nei gruppi. «Sale Marasino è stato un vero trionfo - ha aggiunto Caridi che, anche nel tono della voce tradiva grandi gioia ed emozione per i risultati -. I palazzi sul lago sono piaciuti molto, in particolare Palazzo Martinengo. Abbiamo registrato un grande fermento dovuto anche ad un gran lavoro di molti». Bassa. A Corzano, tra Palazzo Maggi e il Borgo di Meano, sono arrivati quasi 700 visitatori, mentre a Villa Monastero a Flero è stato registrato il tutto esaurito.
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