Ginnastica ritmica e maltrattamenti psicologici, la denuncia di due atlete bresciane

L’esposto nel contesto delle denunce di due ex Farfalle della nazionale italiana. La famiglia di una delle bresciane: «Non possiamo dire nulla»
Una ginnasta durante una competizione
Una ginnasta durante una competizione
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Due atlete bresciane di ginnastica ritmica hanno presentato un esposto in Procura per presunti maltrattamenti psicologici, legati al peso dal mantenere. Come riportato da Repubblica, l’esposto si inserisce nel contesto di presunti maltrattamenti denunciati sulle pagine del quotidiano da due ex Farfalle della nazionale italiana - Nina Corradini e Anna Basta - che nei giorni scorsi hanno raccontato umiliazioni, costrizioni e pressioni sopratutto in merito al mantenimento del peso. «Insulti se non dimagrivo per questo sono scappata dal calvario della ginnastica ritmica» ha raccontato Corradini.

L’esposto delle due atlete bresciane è sul tavolo del pubblico ministero Alessio Bernardi, che sta ricostruendo quanto denunciato e con il procuratore capo Francesco Prete saranno valutate eventuali deleghe per accertamenti. Nell’esposto delle ginnaste bresciane non sono stati fatti nomi di allenatori e dirigenti.

È stata la mamma di due sorelle ginnaste a presentare l’esposto in questura a Brescia per presunti maltrattamenti psicologici degli allenatori sulle due ginnaste, che per questo hanno messo fine all’attività sportiva. Si trincera invece dietro il silenzio la famiglia di una ex atleta di ginnastica ritmica di Brescia, 15enne, che si è recentemente ritirata e ha rotto i rapporti con l’istruttrice. «In questo momento non possiamo dire nulla» fa sapere la famiglia.

Il caso di Corradini e Basta

L'intervista rilasciata dall'ex azzurra Nina Corradini, pubblicata il 29 ottobre sul quotidiano La Repubblica, ha destato molta eco. L'ex farfalla della ginnastica ritmica ha parlato di «violenze e umiliazioni» subite, al fine di «non farci mangiare». Un'altra atleta che ha condiviso le violenze psicologiche subite è Anna Basta, anche lei ex farfalla della Nazionale: «Io e Nina abbiamo un vissuto simile e ora abbiamo deciso di non stare più zitte».

La posizione di Federginnastica

Ieri la Federazione Ginnastica d'Italia «ha preso atto della intervista» e ha risposto. «La Fgi non tollera alcuna forma di abuso ed è sempre al fianco di tutti i propri tesserati. Lo sport, con la ginnastica in primis, è rispetto della persona, celebrazione del talento e del benessere. Sono state date disposizioni perché siano immediatamente informati la Procura Federale e il Safeguarding Officer per gli accertamenti e le azioni di rispettiva competenza», ha reso noto la stessa Federazione Ginnastica d'Italia.

Da quanto riporta l’Ansa, il ministro dello Sport e dei giovani Andrea Abodi incontrerà domani mattina nella sede del ministero il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e quello della Federginnastica, Gherardo Tecchi, per affrontare il tema delle denunce presentate nei giorni scorsi da alcune atlete della ritmica.

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