Gianico, presi con Tir carico di rame rubato

Ladri di rame. Ne hanno sorpresi e presi quattro, tutti bulgari, gli agenti della Polizia ferroviaria di Brescia e del Compartimento Polfer di Milano. Li hanno visti uscire dalla ferriera con un Tir ed un'auto. Li hanno tallonati fino a Endine, nella Bergamasca. E li hanno bloccati con il carico di cavi di rame. Sette, otto tonnellate in tutto. Fili strappati dall'impianto elettrico dell'azienda. Per un danno quantificato in 1 milione e mezzo di euro, forse più. E il conto va allargato: la fabbrica è stata «cannibalizzata», depredata a più riprese.
Sono circa le 5 del mattino. Gli uomini della Polfer bresciana e i colleghi milanesi sono sulla pista di ladri di rame: non è un caso che si trovino nel posto giusto nel momento in cui i ladri sono impegnati. Lo stabilimento delle Ferriere Scabe è l'oggetto delle attenzioni di guardie e ladri. I primi notano il movimento, gli altri stanno al «lavoro» da tempo. Passa circa mezz'ora e il cancello dell'azienda si apre per fare strada a un Tir carico di cavi di rame. Poco distante c'è un'Audi. Sull'auto salgono tre dei quattro sconosciuti venuti fuori dalla ferriera. L'autoarticolato prende la strada della Bergamasca. Lo tallonano a distanza utile i poliziotti con le loro auto.
A Endine gli agenti bloccano l'Audi A6, mentre l'autista del Tir tenta la carta disperata della fuga. I ladri sono tutti bulgari, di età compresa fra 39 e 28 anni. Due abitano a Milano, uno a San Giuliano Milanese, l'altro a Lecco.
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