Ghitti (M5S): «Energia da fonti rinnovabili e democrazia partecipativa»

Maria Rosa Ghitti, Movimento 5 Stelle
Maria Rosa Ghitti
Maria Rosa Ghitti
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Che impegno assumere di fronte al territorio?

Il mio impegno, prima di qualsiasi candidatura, è da sempre rivolto alla tutela del territorio, dell’ambiente, dei beni culturali, della democrazia partecipativa. Questo territorio necessita di politiche che rientrano nei punti del programma M5S: «Economia rigenerativa» per un sistema non più fondato solo sulla crescita dei consumi e valorizzare il patrimonio culturale e artistico con misure di protezione del patrimonio sia paesaggistico che culturale.

Quali le priorità della sua campagna elettorale?

Ci troviamo di fronte ad una crisi energetica, climatica, ambientale e nel contempo economica che coinvolge tutti. Bisogna mettere al centro l’indipendenza energetica attraverso le rinnovabili. Il che si tradurrebbe in una prospettiva green e in un concreto risparmio per famiglie e imprese. Un percorso virtuoso già avviato dal M5S grazie al Superbonus 110%, riducendo del 50% circa le emissioni di CO2 e garantendo risparmi in bolletta fino a 500 euro. Il provvedimento, prima che il Governo Draghi azzoppasse la misura, ha generato un valore economico pari al 7,5% del Pil nazionale. Il Superbonus dovrebbe diventare una misura strutturale. Una buona fetta di cittadini non sa per chi votare.

Come convincere questi elettori?

L’astensionismo è un grande problema delle democrazie occidentali. Questo perché il cittadino si sente escluso da qualsiasi decisione politica. Il M5S è l’unica forza politica che ha messo in pratica la democrazia diretta. Il coinvolgimento dei cittadini dovrebbe riguardare anche le scelte politiche. Crisi energetica e bollette.

Quale deve essere il primo intervento?

Oltre alla prospettiva lunga delle rinnovabili, nel brevissimo termine, come più volte chiesto dal M5S, occorre sostenere famiglie e imprese con aiuti immediati ricavati anche dalla tassazione degli extra profitti non ancora recuperati ed estendendo la tassazione anche ai comparti assicurativo e farmaceutico che durante la pandemia hanno accumulato profitti ingenti. Sarebbe necessario ricorrere anche a scostamenti di bilancio. Dopodiché, il nostro Paese si dovrebbe impegnare nell’interrompere le spinte speculative borsistiche valutando la possibilità di svincolarsi dal TTF generato nella borsa di Amsterdam che ha recentemente portato il prezzo del gas sopra i 300 euro al megawattora.

Che valore assume per il M5s questo appuntamento elettorale?

Sicuramente importante, di svolta per il M5S. Ma quel che davvero conta sono le sorti degli italiani che dovranno scegliere tra accozzaglie di destra, accozzaglie di finta sinistra e quella di centro. Il M5S propone un’agenda chiara senza compromessi al ribasso ed è questo a distinguerci da tutti gli altri.

Secondo lei è possibile un riavvicinamento con il Pd dopo il voto?

Il Pd ha scelto l’agenda Draghi, il Movimento l’agenda sociale. Il Pd ha scelto di allontanarsi dai bisogni della moltitudine per gettarsi nelle braccia delle élite del Paese.

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