Gas serra, A2A si prepara al taglio delle emissioni

La Co2 prodotta dal gruppo giù del 46% entro il 2030. A Brescia investimenti per 70 milioni, il nodo carbone
A2A, SVOLTA GREEN
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Possono davvero convivere sviluppo sostenibile e profitto, lotta ai cambiamenti climatici e utili e dividendi in crescita? Per i vertici di A2A sì. Anzi, questo binomio (per qualcuno un ossimoro) è diventata la cifra della politica industriale del gruppo.

Tanto che oggi, A2A, è la prima multiutility italiana ad aver ottenuto la validazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissione da parte di Science Based Targets initiative (SBTi), l’iniziativa che mette insieme il Global Compact delle Nazioni Unite e il Wwf e che verifica l’allineamento dei target di decarbonizzazione delle imprese con le indicazioni dell’Accordo di Parigi sul clima del 2015. 

La società guidata da Giovanni Valotti e Valerio Camerano, ha così deciso di «rendere più ambiziosi i propri obiettivi di decarbonizzazione». Il percorso «prevede una riduzione del 46%, rispetto al 2017, delle emissioni dirette di gas effetto serra per chilowattora prodotto nel 2030»...

 

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