Furti in rame: colpi da 100mila euro al mese

Era in grado di rubare rame e altri metalli pregiati per un valore orientativo di 100.000 euro mensili la banda sgominata dai carabinieri
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Era in grado di rubare rame e altri metalli pregiati per un valore orientativo di 100.000 euro mensili la banda sgominata dai carabinieri di Trento nell’ambito dell’operazione ’Red Gold’.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Trento, ha avuto inizio in Trentino all’indomani di un furto di consistente entità, consumato nei primi giorni di agosto a Coste di Predazzo dove, da una centrale idroelettrica, erano stati asportati circa 1.500 metri di cavo in rame. Secondo quanto accertato dai carabinieri, i ladri penetravano nelle ditte preparando il rame o gli altri metalli da sottrarre per il successivo trasporto. Solo dopo alcune ore di lavoro, altri componenti della banda giungevano sul luogo del furto con furgoni, il più delle volte rubati, caricandovi il materiale ed allontanandosi sotto il controllo di alcune vedette rimaste nell’area esterna all’obiettivo.

Nel corso delle indagini sono stati effettuati quattro arresti in flagranza e sono stati recuperati 2.300 kg di rame rubati da una ditta della provincia di Brescia. Venti in totale i componenti della banda raggiunti dall’ordinanza cautelare firmata dal Gp di Trento Francesco Forlenza. Tra questi 14 cittadini romeni, 1 moldavo, 2 ucraini e 2 italiani. Questi ultimi - residenti in provincia di Torino e Brescia - erano già attivi nel settore del commercio di metalli e nella banda - secondo gli investigatori - e avevano il compito di ricettare il materiale rubato.

Nove finora gli arresti eseguiti. All’intera operazione hanno preso parte oltre 150 militari dei comandi provinciali di Trento, Milano, Torino, Bergamo e Brescia.

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