Freccia Rossa «vera bomba sociale»: il centrodestra chiede una commissione

Ha fatto discutere fin dal suo esordio, quando era solo un disegno su carta. Dopo il de profundis del «gigante» di 49mila metri quadrati alle porte del centro città, ormai sgombro e degradato, si rinforzano i riflettori del dibattito pubblico del centrodestra all’opposizione in Consiglio comunale. A puntare il dito sul «peccato originale» dell’ex centro commerciale Freccia Rossa è il leader dell’opposizione in Loggia, Fabio Rolfi.
«Il Freccia Rossa è uno dei disastri storici della sinistra bresciana, targato Pd e Laura Castelletti, all’epoca già in Comune come presidente del Consiglio - insiste Rolfi -. Dire che avevamo ragione ci interessa poco. A noi interessa offrire una soluzione, una risposta alle richieste dei residenti, che si sentono accerchiati e preoccupati per l’emergenza continua che vivono».

«Non vorremmo che l’inerzia avesse il sopravvento mentre l’Assessorato tace - ha aggiunto Mattia Margaroli, capogruppo di FdI -. Si chiudano davvero almeno gli accessi, che sono frequentatissimi e consentono a sbandati e senza dimora di soggiornare con tanto di piccoli appartamenti ricavati».
Insomma, per il centrodestra la questione Freccia Rossa potrebbe diventare «una bomba sociale», proprio nel cuore cittadino.
Rimangono valide le proposte avanzate già in campagna elettorale, di concentrare qui tutti gli uffici comunali (ad eccezione della Loggia) «Noi vogliamo porre fine alla politica del recupero delle aree dismesse con nuovi centri commerciali», spiega Paolo Fontana di Forza Italia. E con Massimo Tacconi, Carlo Andreoli, Giovanni Posio e Massimiliano Battagliola (presente anche l’onorevole Simona Bordonali), ribadisce la necessità urgente di istituire una commissione bipartisan, che discuta a tutto tondo sulle possibili vie da intraprendere, perché l’emergenza consente di gestire nelle more.
Idee in campo
«Non ci affezioniamo ad una sola idea, che comunque abbiamo lungamente affrontato - dicono i consiglieri -, ma chiediamo il coraggio di cercare tutti insieme un uso diverso da quello attuale». «Non va dimenticato che il problema attuale del Freccia Rossa incide pesantemente sul quartiere in ragione della sicurezza - hanno ribadito Posio e Andreoli -: dalla Stazione fino a viale Italia, e fino al parco Venturini, che gli abitanti dei palazzi attorno non frequentano più, perché ostaggio di quella popolazione che di giorno si gode il verde e la sera si ritira negli spazi dell’ex centro commerciale».
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