Festa dell’uva di Gussago, il trionfo di Civine nella sfida che sa di ripartenza

Un folto pubblico nella prima edizione dopo la pandemia, tra sfilate e bancarelle
La Festa dell'uva a Gussago - © www.giornaledibrescia.it
La Festa dell'uva a Gussago - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo tre anni di attesa riecco i carri in piazza Vittorio Veneto, riecco la gente, riecco la gioia dello stare insieme, riecco l’amata Festa dell’uva. Ieri una splendida giornata di sole e una folta cornice di pubblico hanno accolto la manifestazione che celebra una sentitissima tradizione contadina; da oltre 50 anni è la festa del raccolto e rappresenta il momento di ritrovo, dopo le fatiche nei campi.

Impegno

Vince il carro allegorico della contrada di Civine, con la sua rievocazione degli eventi che hanno caratterizzato la storia frazione e con una riproposizione dei giochi di una volta. E poco conta che i carri in competizione, per questa edizione che segna il ritorno dopo lo stop per problematiche organizzative lo scorso anno e a causa della pandemia nei due anni precedenti, fossero solo tre (in rappresentanza delle contrade di Casaglio, Civine e Ronco).

Come hanno sottolineato sia il primo cittadino di Gussago, Giovanni Coccoli, sia l’associazione Gussa-go, organizzatrice dell’evento, infatti: «Dovevamo ripartite, volevamo ripartire. Purtroppo siamo riusciti a presentare solo tre carri ma va bene così. Il livello è comunque stato altissimo. Le contrade stanno già lavorando per reclutare nuove forze per la prossima edizione. Quest’anno ci siamo gustati non solo i carri ma anche una bellissima rievocazione medioevale, e tantissimi altri eventi. È bello rivedere la gente in piazza per una festa che mancava da tre anni ma che vuole essere un simbolo di ripartenza».

Durante la mattina si è svolta la benedizione delle uve sul sagrato della parrocchiale;la Festa dell’uva unisce il piacere godereccio della buona tavola, ai colori di bancarelle, alle risate gioiose dei bambini mentre osservano i carri, i palloncini che ambiscono al cielo e gli sbandieratori di questo colorato carrozzone. «Un evento che mancava da tanto tempo», spiega una coppia di genitori che, dopo tre anni di attesa, per la prima volta ha portato il figlioletto alla Festa dell’Uva.

La festa rappresenta, al tempo stesso, l’epilogo dell’autunno gussaghese, il ricco calendario di eventi proposti dall’Ente locale, che si intreccia con l’attesissima mostra dedicata al pittore Angelo Inganni, allestita fino al 26 dicembre nella chiesa di San Lorenzo. Ribollono di gioia i tini gussaghesi. La Festa dell’Uva è tornata a celebrare il suo rito propiziatorio.

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