Fermato in città pakistano «legato alla Jihad»

I Carabinieri del Ros di Brescia hanno arrestato in città un pakistano sospettato di avere legami con la Jihad
Legato alla Jihad: fermato pakistano
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Aveva quattro «alias», si muoveva sui social network ed era legato alla Jihad. I Carabinieri del Ros hanno fermato Ahmed Riaz, trentenne cittadino pakistano, destinatario di provvedimento di espulsione emesso alla fine di febbraio dal Ministro dell’Interno su richiesta dell’Arma dei Carabinieri. I militari lo hanno bloccato fuori dal suo appartamento in città, in via privata De Vitalis. 

Il suo profilo era già emerso nell’ambito di attività investigative finalizzate alla individuazione di soggetti pakistani nel Bresciano appartenenti a network terroristici.

Riaz aveva abbracciato l’ideologia jihadista e stretto rapporti con altre persone note per aver assunto posizioni religiose radicali in favore della Jihad, alcune delle quali già espulse dall’Italia per motivi di sicurezza dello Stato e prevenzione del terrorismo. Aveva intrattenuto frequenti contatti sui social network con persone caratterizzate da posizioni estremiste ed anti-occidentali, con le quali aveva condiviso foto, video e altro materiale di ispirazione jihadista.

All’esito delle operazioni di identificazione è tra l’altro emerso come lo stesso avesse ben quattro alias, nel senso che era già stato foto-segnalato con 4 nominativi differenti nel corso degli ultimi anni.

L'uomo, si diceva, intratteneva frequenti contatti su social network, condividendo fotografie, video e altro materiale di ispirazione jihadista con estremisti anti-occidentali.

Tra questi Resim Kastrati, kosovaro di 23 anni, residente nel cremonese, espulso nel gennaio scorso, che era pronto a partire per combattere in Siria e arruolarsi nell' Isis e che, sui social network, aveva esultato per la strage di Charlie Hebdo a Parigi
 

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