Farine di cereali nei camion dei rifiuti tossici

Rifiuti tossici e nocivi all’andata; farine di cereali al ritorno lungo la tratta Caserta-Brescia e viceversa. Gli stessi «silos» usati per trasportare polveri pericolose e alimenti destinati ai bovini. In mezzo un banale «shampoo» in un autolavaggio di Lonato, non sufficiente per sanificare i grandi contenitori. A scoprire il traffico sono i carabinieri del Nas di Brescia. Ventidue le persone denunciate, venti i mezzi sequestrati, ottanta i quintali di mais già caricati e ora destinati alla distruzione. Provvedimenti disposti dalla magistratura di Padova in quanto il blocco di uno dei camion è avvenuto in quel di Cittadella.
L’Operazione «Nord-Sud» riguarda i mezzi di una ditta di Maddaloni (Caserta), che ha tutte le carte in regola per il trasporto dei rifiuti tossico-nocivi. Quelli che porta nel Bresciano, in un’azienda specializzata per il trattamento e lo smaltimento, sono polveri «cariche» di metalli pesanti, reflui di impianti di abbattimento dei fumi, in arrivo da Acerra.
Nulla di irregolare nei viaggi di andata e nel conferimento. Non è questo il campo d’indagine, ma il dopo. Che viene documentato dai carabinieri del Nas con tanto di filmati. Le immagini dimostrano che le stesse cisterne vengono utilizzate per portare nel viaggio di ritorno gli sfarinati di mais destinati all’alimentazione delle mucche. Gli autisti della ditta casertana tolgono dai camion i segnali dei trasporti pericolosi, piazzano i «silos» sotto un autolavaggio e poi i semirimorchi vengono caricati con le farine.
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