Ex caserma Gnutti, asta da 8,5 milioni

L'addio alle armi è ormai cosa lontana per la ex caserma «Serafino Gnutti», lasciata dal Comando militare provinciale autonomo sul finire del 1996. Ora, per l'elegante complesso di via Crispi si apre la prospettiva di una nuova vita. Fatta di residenziale, terziario e attività socio-culturali. Così recita la delibera del Consiglio comunale del luglio 2009 che, sulla scorta del protocollo d'intesa siglato tra Comune e Ministero dell'economia nel 2007, ne dispone la variazione di destinazione d'uso.
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L'addio alle armi è ormai cosa lontana per la ex caserma «Serafino Gnutti», lasciata dal Comando militare provinciale autonomo sul finire del 1996. Ora, per l'elegante complesso di via Crispi si apre la prospettiva di una nuova vita. Fatta di residenziale, terziario e attività socio-culturali. Così recita la delibera del Consiglio comunale del luglio 2009 che, sulla scorta del protocollo d'intesa siglato tra Comune e Ministero dell'economia nel 2007, ne dispone la variazione di destinazione d'uso. Una variante al Prg che apriva al nuovo corso «civile» dello stabile cui ora dà ulteriore impulso il bando d'asta emesso dall'Agenzia del Demanio il 25 marzo.

L'antico monastero dei padri Somaschi, in altre parole, viene messo in vendita dallo Stato: base d'asta di 8.470.000 euro. Certo importo non esorbitante se si considera che l'edificio risalente per la parte principale con corte interna al XVII-XVIII secolo e per una seconda porzione all'Ottocento vanta una superficie di 7.093 mq, più 1.344 mq di area esterna.

L'edificio, che si articola su tre piani (su quattro il corpo di fabbrica che affaccia direttamente su via Crispi, sopraelevato nell'800), comprende anche un porticato e l'antica chiesa di S. Bartolomeo, trasformata in arsenale in epoca napoleonica, unica porzione destinata a essere gratuitamente ceduta al Comune e a uso pubblico.
L'apertura delle buste contenenti le offerte si terrà l'8 luglio e la documentazione del caso (www.agenziademanio.it) dovrà pervenire alla Direzione dell'Agenzia del Demanio entro il 7 luglio. Il bando in corso fa seguito a una precedente asta, aperta il 2 ottobre 2009 e andata deserta il 18 novembre. La base d'asta non è cambiata, ma basterebbe una sola offerta per consentire l'assegnazione dell'immobile.
 

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