Estate dei record: il Castello di Brescia «assaltato» da 100mila visitatori

Grande successo per le numerose iniziative culturali e gastronomiche
Una veduta notturna del Castello di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta notturna del Castello di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Il Castello è stato una calamita per oltre centomila persone quest’estate, con le sue offerte culturali e gastronomiche, di svago e di divertimento distribuite sulle 108 giornate (e soprattutto serate) di We Love Castello, iniziativa promossa da Palcogiovani, Kitchen, 94 Investimenti con Fondazione Brescia Musei e l’Amministrazione comunale.

Venticinquemila le persone che hanno partecipato alle 62 attività proposte, tra sport e visite guidate; mentre sono stati circa 130 i partecipanti alle 12 attività della domenica tra laboratori per bimbi e percorsi tematici per adulti.

Dal punto di vista della ristorazione il Belvedere030 con i suoi foodtruck ha contato 80mila coperti, registrando un + 30% di prenotazioni da fuori città, mentre il Festival dei Sapori ha riempito il 98% della sua capienza.

Un bilancio più che soddisfacente per i promotori. «Numeri importanti - ha affermato l’assessore alla Cultura, Laura Castelletti - sostengono in modo scientifico le scelte politiche dell’amministrazione. L’offerta è stata ampia e si sono evitate sovrapposizioni tra i diversi eventi nel resto della città, per non cannibalizzare il pubblico che nel caso del castello è stato intergenerazionale».

Quindi «è stata buona l’idea di perseverare con questo progetto sperimentale avviato tre anni fa - ha dichiarato Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei -, si è dimostrata la bontà del modello di governance con la concessione di partecipazione tra le diverse realtà. Queste iniziative rientrano in un progetto di valorizzazione dell’intero patrimonio monumentale e artistico della città. Il Castello di fatto in potenza può diventare un grande parco tematico culturale cittadino».

Con una sola iniziativa si sono centrati più obiettivi. «Rendere il castello fruibile - ha affermato Cristian Delai presidente di Palcogiovani -, offrire esperienze diverse ai 40 giovani che hanno lavorato con noi, insieme a tre under 18 del progetto Giovani in fermento; dar modo ad alcuni senza tetto di lavorare ogni mattina insieme all’associazione Perlar». Quella del 2022 è stata un’edizione «che si è svolta come noi avevamo pensato fin dall’inizio, non come un evento spot, ma continuativo e con un pubblico eterogeneo» ha concluso Matteo Castellazzo di Kitchen.

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