Esche avvelenate a Urago Mella, la Locale: «Fake news»

Da settimane a Urago Mella circola la voce di bocconi avvelenati destinati ai cani, ma non trova riscontri
Bocconi avvelenati, cartello che avverte i proprietari dei cani (immagine simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Bocconi avvelenati, cartello che avverte i proprietari dei cani (immagine simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Da diverse settimane la notizia rimbalzava in diversi gruppi di segnalazione sia su Facebook che in Whatsapp: «Rinvenute esche avvelenate tra il parco di via Valentini e via Longure e l’area verde di via Tiboni, già quattro cani morti».

Una segnalazione che, se confermata, testimonierebbe una vera e propria emergenza nella zona di Urago Mella, con la necessità di un intervento immediato. In questo caso però il condizionale è d’obbligo. Diversi lettori infatti hanno riportato i post sia alla redazione che alla Polizia Locale di Brescia che ha un nucleo specializzato nella tutela degli animali.

Gli agenti si sono dunque messi al lavoro, monitorando, in diverse giornate e diversi orari i giardini segnalati, incontrando le persone che vi portano i cani a passeggiare e verificando ogni dichiarazione con il canile sanitario e il settore veterinario della azienda territoriale sanitaria. Il risultato è stato netto: «Un solo cane deceduto in zona, in via del Molino alla Pendolina ma il decesso è imputabile a cause di natura tumorale».

Secondo quanto accertato dalla Locale dunque in molti hanno letto e sentito la allarmata segnalazione ma nessuno è stato in grado di indicare i proprietari degli animali effettivamente vittime e neppure risultano decessi per esche avvelenate nella zona registrate dai veterinari o dal canile sanitario che hanno poi l’obbligo di legge di comunicarlo alla autorità competenti. Per questo la Locale invita a «ricordare che la diffusione di false notizie inquadra il reato di procurato allarme mentre nei casi di reale pericolo è opportuno contattare le forze dell’ordine prima di scrivere un post su un social network. La Locale ha gli strumenti per intervenire e perseguire eventuali colpevoli».

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