Elezioni europee e amministrative 2019: le cose da sapere

Per Europarlamento e 147 Comuni bresciani domenica 26 maggio è chiamato ai seggi (aperti dalle 7 alle 23) un milione di bresciani
Nella foto d'archivio, l'allestimento di un seggio - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nella foto d'archivio, l'allestimento di un seggio - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Quasi un milione di bresciani chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo (circa 11mila i giovanissimi alla prima esperienza di voto, 1.787 nel solo capoluogo). Più di mezzo milione che invece dovranno rinnovare i consigli comunali e scegliere il nuovo sindaco in 147 amministrazioni locali della provincia.

Questi i numeri della tornata di domenica 26 maggio. Per quanto riguarda le amministrative, sono 550.024 (277.97 donne e 272.577 uomini), che potranno recarsi in una delle 1.170 sezioni insediate in provincia dalle 7 alle 23 (stessi orari per le europee). In 81 dei 147 enti locali alla prova delle urne sono state presentate due liste mentre negli altri si va da tre fino ad arrivare all’inusuale cifra di 13 (nel solo caso di Montichiari). Ma più che l’abbonanza, un problema può essere rappresentato dalla scarsità. Come nel caso di realtà comunali dove in corsa c’è un solo candidato alla poltrona di primo cittadino, circostanza che coinvolge 23 enti locali in tutta la Provincia (si tratta di un record storico per un territorio come il nostro che ha una forte tradizione di partecipazione amministrativa). In questi Comuni, «per la validità del voto è necessario che si rechino alle urne il 50% più 1 degli aventi diritto - spiega il prefetto Attilio Visconti -. In caso contrario il Comune verrà commissariato e si dovrà operare con l’obiettivo di indire nuove elezioni». Per quanto riguarda le preferenze esprimibili, queste sono una sola sulle schede che riguardano gli enti locali fino a 5 mila abitanti, due di genere diverso per tutti gli altri Comuni. In caso di mancato rispetto della differenza di genere verrà considerato valido solo il primo nome scritto sulla scheda. Lo scrutinio delle schede per le comunali inizierà lunedì alle 14. Nei Comuni sopra i 15 mila abitanti si andrà al ballottaggio se uno dei candidati non otterrà il 50%+1 dei voti (non nel caso di Chiari e Ghedi però, dove quest’anno i candidati sono solo due).

Per quanto riguarda invece il rinnovo dell’Europarlamento, Brescia è inserita nella circoscrizione Nord Ovest insieme al resto della Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria. Sedici le liste in corsa sulle quali saranno chiamati a confrontarsi 954.732 aventi diritto bresciani (486.717 donne e 468.015 uomini). Tre le preferenze esprimibili, con alternanza di genere. Come per le Comunali si voterà domenica dalle 7 alle 23. Differenti i tempi dello scrutinio. Questo infatti inizierà subito dopo la chiusura dei seggi alle 23.

I requisiti per poter votare sono i medesimi degli anni passati per tutte e due le votazioni: aver compiuto 18 anni, essere in possesso di un documento di riconoscimento valido (con fotografia) nonché della tessera elettorale. In caso di problemi, durante tutta la giornata i diversi uffici elettorali comunali saranno aperti, così come a disposizione sarà l’apposita commissione istituita in Prefettura «al fine di garantire in ogni modo il diritto al voto di ciascun cittadino» sottolinea il Capo di Gabinetto, Stefano Simeone.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia