Edilizia, il nuovo regolamento parla sostenibile

La Loggia innova in nome della rigenerazione del patrimonio esistente, delle strategie per rispondere al cambiamento climatico
AGGIORNATO IL REGOLAMENTO EDILIZIO
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La visione è quella della rigenerazione del patrimonio esistente, delle strategie per rispondere al cambiamento climatico, della semplificazione e dell’aggiornamento delle procedure. La Loggia innova il regolamento edilizio e lo fa in coerenza con la direzione intrapresa sul piano urbanistico e della sostenibilità.

«Il regolamento necessitava di essere migliorato. C’erano state piccole modifiche nel 2013, ma l’impianto era ancora quello del 2007 - ricorda il primo cittadino, Emilio Del Bono - . Con queste modifiche accompagnamo il cittadino e i progettisti verso un modo diverso di riqualificare e costruire adeguato ai tempi e alle nostre politiche per la città». Le modifiche sono state già adottate in Consiglio comunale. Poi si è aperta la finestra per le osservazioni e la Giunta ha formulato una proposta che poi sarà sottoposta all’esame del Consiglio comunale.

«Abbiamo colto l’occasione per interrogarci su come lo strumento potesse essere di supporto a chi mette mano al costruito» ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Michela Tiboni. La parte più innovativa delle modifiche è quella che introduce il principio della sostenibilità ambientale, della mitigazione dei cambiamenti climatici e del miglioramento del microclima urbano negli interventi edilizi.

Come ad esempio l’utilizzo delle cosiddette Nature Based Solutions, che saranno sperimentate in via Metastasio con il giardino della pioggia; l’uso, per le coperture, di materiali con elevata capacità di riflettere la radiazione solare; l’introduzione delle norme per il risparmio della risorsa idrica anche per gli edifici produttivi e di un indicatore di riduzione dell’impatto climatico, mutuato dal regolamento edilizio del Comune di Milano, che misura le emissioni di C02 equivalente.

Un’altra direttrice sulla quale si è lavorato è quella di dare tempi certi e di semplificare: si è stabilito che gli organi consultivi debbano rendere i pareri entro venti giorni dalla richiesta e che per le procedure che prevedono la valutazione da parte di Consiglio comunale e Giunta, la deadline sia rispettivamente di novanta e centocinque giorni. La commissione edilizia che già da tempo non è un organo previsto per legge, è stata abolita. Per limitare i disagi causati da cantieri lunghi, in particolare all’interno del Duc, si è deciso poi che le occupazioni di suolo pubblico per cantierizzazione dovranno avere una durata inferiore ad un anno. Istituito inoltre l’Osservatorio edilizio cittadino.

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