«È paradossale la motorizzazione non disponga degli strumenti»

Il gip Bonamartini ha revocato l'ordinanza di sospensione di 8 dipendenti dell'ente di via Grandi
TORNANO AL LAVORO GLI OTTO DIPENDENTI SOSPESI
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«Le revisioni dei mezzi pesanti non venivano fatte in modo corretto, ma  accadeva per l’indisponibilità della strumentazione necessaria». Lo scrive il gip Cesare Bonamartini che ha revocato l’ordinanza, che lui stesso aveva firmato una settimana fa, nei confronti di otto dipendenti della motorizzazione civile di Brescia, sospesi dall’incarico perché ritenuti colpevoli di falso in atto pubblico. E che ora possono tornare al lavoro. 

Secondo un’inchiesta della Procura bresciana  davano il via libera ai mezzi pesanti senza nemmeno controllarli.

«E’ emerso pacificamente  he le revisione dei veicoli avvenivano senza compiere gli accertamenti relativi alla misurazione dei gas di scarico e delle luci» scrive il gip dopo aver interrogato gli otto coinvolti ricordando che «il rilascio del certificato di positiva revisione resta un falso» commesso dai funzionari indagati.

Ma dagli interrogatori - si legge - «sono emerse circostanze neppure immaginabili all’atto dell’emissione della misura cautelare di sospensione dei dipendenti pubblici. E cioè che  al momento dei fatti contestati «risultava indisponibile la strumentazione necessaria per svolgere i controlli delle emissioni e dei fari, nonché l’inesistenza della fossa di ispezione della linea 3 e la inagibilità di quella sulla linea 2».

Mancanze che spingono il gip a scrivere: «E’ paradossale che l’ufficio della motorizzazione non disponga degli strumenti necessari per svolgere compiti allo stesso demandati così abdicando di fatti a parte delle funzioni conferitegli dalla legge».

 

 

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